Jessie, una giovane di origine indiana, vive con la sua famiglia in Inghilterra. Destinata a fare un bel matrimonio con un ragazzo indiano e a dilettarsi in manicaretti indiani per la sua nuova famiglia ma anche per quella d'origine, Jessie sogna ben altro. Nella sua stanza tappezzata di foto di Beckham, indiscusso campione dei Manchester United, Jessie immagina di vincere un'avvincente partita di calcio. Nel parco Jessie si allena come può con i suoi coetanei maschi, dimostrando un talento non trascurabile. Mentre sua sorella affanna la famiglia con i preparativi del proprio matrimonio, Jessie viene notata da una ragazza che fa parte di una vera e propria squadra di calcio femminile. Jules le propone di entrare in squadra e per Jessie il dilemma è mentire alla propria famiglia o rinunciare ad un sogno. Tra una bugia e qualche mezza confessione, Jessie inizia ad allenarsi e presto si innamora anche del coach. Questo film, che ha sbancato, a sorpresa, i botteghini britannici, è una briosa commedia sulle diversità culturali, ma anche sull'affermazione di sé, sull'amore, sull'amicizia e non ultimo sul calcio, rappresentato con un bel ritmo e delle insolite immagini tutte al femminile. Viene da pensare che i temi siano troppi tutti insieme e forse questo è il difetto maggiore del film, che scivola agilmente su tutto, lasciando poca traccia di sé. Il tutto è raccontato con humor delicato e non banale e segue la scia, tenendosene molto al di sotto, di certi film che hanno iniziato un vero e proprio genere quali My Beautiful Laundrette e East is East, che narrano con tratti comici e un po' amari la componente indiana e pakistana dell'Inghilterra. Sognando Beckham arriva, diverte e assolve il suo compito di commedia leggera, ma dal risvolto importante.