Elena ha fatto dell'integrazione razziale un lavoro e una ragione di vita. La sua professione di mediatrice culturale non si esaurisce con l'orario d'ufficio, ma si insinua ogni giorno dentro le mura domestiche. Ne sanno qualcosa la figlia Giovanna e il marito Carlo, tecnico informatico, costretto a presenziare a serate per beneficenza in cui si sente fuori posto. Durante una di queste serate Carlo incontra Nadine, una bellissima donna nera con cui si scopre complice fin dal primo sguardo. Lei è sposata con Bertrand, un raffinato intellettuale nero, presente anche lui alla conferenza in veste di relatore, in grado di infiammare gli animi di tutti con la sua dialettica appassionata. Dopo l’incontro, Carlo convince la moglie, in realtà molto titubante, a invitare Nadine e i figli al compleanno di Giovanna, sostenendo che si tratta soltanto di una festa per bambini. Ma una gaffe tira l'altra e, in un crescendo di esilaranti equivoci da cui nessuno riesce a districarsi, Carlo e Nadine si dicono a malapena una parola. L’intesa, però, è tangibile: basterà un computer da riparare per far cadere anche le ultime barriere e scatenare in loro la passione. E negli altri, amici e parenti, lo stupore, il rifiuto e anche una curiosità morbosa: com'è l'amore fra una donna nera e un uomo bianco? Che succede alla passione d'amore quando tutto cospira per renderla impossibile? Dopo La bestia nel cuore, Cristina Comencini dirige il suo nuovo lungometraggio con Ambra Angiolini e Fabio Volo nei panni dei protagonisti. Al centro del film la coppia mista, un'idea che nasce quando la regista, di ritorno dall'Africa, ha incontrato lo storico e giornalista Jean Leonard Touadi, sposato con una donna italiana e con tre bambini. Così è nato Bianco e Nero, una storia d'amore tra un giovane uomo italiano piuttosto ordinario e senza grandi idee sul tema dell'Africa e una donna senegalese che vive in Italia da dieci anni. È una passione d'amore che fa soffrire altre persone, dato che i due sono sposati, e che scuote i nuclei familiari, sia quello senegalese che quello italiano, facendo emergere molte idee preconcette sulle differenze. Alla base del film c'è la domanda che la regista ha messo in bocca al personaggio interpretato da Fabio Volo: "Perché non abbiamo nessun amico nero?". Carlo lo chiede alla moglie dopo aver letto di nascosto il diario della donna africana di cui si sta innamorando. Le relazioni e i matrimoni misti, che sono le grandi e nuove occasioni del genere umano, fanno paura: i genitori di Ambra Angiolini, nel film, interpretati da due magnifici attori come Anna Bonaiuto e Franco Branciaroli, e la madre di Volo, una Katia Ricciarelli irresistibile, sono gli italiani che vogliono essere buoni e pensano, in verità, cose che non osano dire. La commedia permette di tirare fuori questi sentimenti senza spaccare il mondo in due, ma facendo sentire che ognuno di noi potrebbe innamorarsi di qualcuno completamente diverso da sè oppure, se messo in un'altra posizione, averne paura.