AIMA Onlus Reggio Emilia durante il mese di settembre - V Mese Mondiale Alzheimer - propone una rassegna cinematografica che prevende cinque proiezioni in cinque cinema diversi della provincia di Reggio Emilia per far conoscere meglio la malattia e tutte le risorse socio-sanitarie attualmente disponibili.
Settembre è infatti il mese mondiale dell’Alzheimer e il 21 settembre è la giornata celebrativa istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Alzheimer’s Disease International per creare una coscienza pubblica sugli enormi problemi provocati da questa malattia e riunire in tutto il mondo malati, familiari e associazioni Alzheimer. Si stima che oggi i malati di demenza nel mondo siano circa 46 milioni. Di fronte a questa emergenza sanitaria, i medici, i ricercatori, le associazioni e le istituzioni socio-sanitarie sono chiamate ad agire insieme per dare risposte concrete ai bisogni dei malati e dei loro familiari, per non lasciarli soli ad affrontare il lungo e difficile percorso della malattia.
Tutte le proiezioni sono gratuite, iniziano alle ore 20.30 e sono precedute da una breve conversazione con esperti, responsabili dei servizi socio-sanitari e volontari di AIMA Reggio Emilia che saranno presenti in sala.
Questo il programma delle cinque serate:
Mercoledì 07/09 Quartet, Multisala 900, Cavriago
Mercoledì 14/09 Le pagine della nostra vita, Teatro del Fiume, Boretto
Mercoledì 21/09 Lontano da Lei, cinema Rosebud, Reggio Emilia
Giovedì 22/09 Bicicletta, cucchiaio, mela, Teatro Bismantova, Castelnovo ne’ Monti
Mercoledì 28/09 Quartet, Cinema Oratorio di Campagnola
La Rassegna si svolge con il Patrocinio e la Collaborazione di:
AUSL di Reggio Emilia
Comune di Boretto
Comune di Castelnovo ne’ Monti
Comune di Reggio Emilia
La Rassegna è patrocinata da:
Azienda Ospedaliera Arcispedale S. Maria Nuova – IRCCS
Asp Magiera Ansaloni
Asp Opus Civium
Asp Progetto Persona
Asp Reggio Emilia Terza Età
Comune di Campagnola
Comune di Cavriago
Unione Comuni Bassa Reggiana
Unione Comuni Pianura Reggiana
Unione Comuni Val d’Enza
Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano
Mercoledì 7 settembre, ore 20.30, proiezione gratuita
Conversazione con:
Luisa Franceschi, volontario AIMA Onlus Reggio Emilia
Annamaria Gianotti, Responsabile Servizio Assistenza Anziani Unione Val d’Enza
Chiara Finelli, Responsabile Medico Centro Disturbi Cognitivi Montecchio
QUARTET
Regia: Dustin Hoffman Sceneggiatura: Ronald Harwood. Scenografia: Andrew McAlpine. Montaggio: Barney Pilling. Fotografia: John de Borman. Musiche: Dario Marianelli. Interpreti: Maggie Smith, Michael Gambon, Billy Connolly, Sheridan Smith, Pauline Collins, Tom Courtenay, David Ryall, Trevor Peacock, Luke Newberry. Produttore: Finola Dwyer, Stewart Mackinnon. Distribuzione: BIM Film. Origine: Regno Unito, 2012. Durata: 98'. Non è da tutti esordire alla regia a settantacinque anni con una carriera da attore alle spalle tra le più prestigiose e ricche della storia del cinema. Si può essere presuntuosi e dare per scontato che tanti anni di set siano da soli sufficienti per avere imparato a dirigere ed infine, una volta che il film è arrivato al pubblico, ritrovarsi con la critica che scrive aspramente: "Se non aveva ancora esordito alla regia una ragione quindi c'era". Con "The Quartet" Dustin Hoffman riesce a schivare questa trappola. Sarà che la sceneggiatura, presa da una piéce teatrale di Ronald Harwood, ha pochi punti deboli, sarà perché fin dall'inizio ha avuto in mente di girare una commedia all'inglese, affidandosi quasi completamente a battute ben riuscite e alla bravura degli attori, ma il suo è un film garbato, fluido, piacevole come un buon bicchiere di vino a fine cena. La storia è quella di quattro ex cantanti lirici che si ritrovano in una casa di riposo per soli musicisti (ispirata a quella vera Giuseppe Verdi di Milano). Tra di loro ci sono storie, amori e delusioni passati, nonostante tutto la musica continua ad unirli e davanti all'incedere del tempo non si può fare altro che mettere da parte gli screzi. Dustin Hoffman segue le loro gesta riuscendo sia a trasmettere il suo amore per la musica che rappresentando con delicatezza la vecchiaia e la voglia di vivere e provare emozione a prescindere da tutto. Non c'è facile drammatizzazione degli eventi o retorica a basso costo, nessun personaggio è macchietta. La ciliegina sulla torta di un film così ben riuscito sono le interpretazioni di Tom Courtenay, Pauline Collins, Maggie Smith e, soprattutto, l'eccezionale Billy Connolly, troppo poche volte visto sul grande schermo. Sarebbe bello vederlo più spesso così come a questo punto ci si aspetta un Dustin Hoffman regista atto secondo.
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