Matteo ha 30 anni, una laurea in tasca e un gran talento per la matematica. Eppure riesce a stento a pagare l’affitto dell’appartamento che divide con Francesco, il suo migliore amico. In breve tempo la sua vita si trasforma in un incubo: perde la fidanzata, viene sfrattato e, come se ciò non bastasse, rischia il lavoro. L’arrivo a sorpresa di Beatrice, una nuova coinquilina che aspira a diventare insegnante, e di Angelica, che oltre ad essere molto bella, è anche il capo del marketing nell’ufficio dove lavora, segneranno profondamente il corso degli eventi, tanto da costringere Matteo, per la prima volta, a pensare al futuro e a fare delle scelte.
Il regista Massimo Venier (che ha firmato tutti i film di Aldo, Giovanni e Giacomo, tranne l’ultimo) ci tiene a sottolineare che non si augura che il tema del lavoro precario diventi un filone al cinema, nonostante alcuni illustri precedenti come la bella pellicola di Paolo Virzì Tutto la vita davanti e Fuga dal call center di Federico Rizzo. Generazione 1000 euro è tratto dal romanzo, nato su Internet, di Antonio Incorvaia e Alessandro Rimassa. Una commedia agrodolce sul precariato, sui trentenni di oggi così privi di prospettive e costretti a rinviare tutte le scelte importanti, anche se Beatrice, il personaggio interpretato da Valentina Lodovini, non è la tipica ragazza moscia e depressa che si vede in giro. E’ una trentenne che non si arrende, che combatte e che cerca una risorsa in se stessa.
Generazione 1000 euro, nonostante il tema attuale e scottante del lavoro precario, prevale nei toni della commedia, cercando un equilibrio tra tanti registri: quello comico, quello sentimentale e quello sociale, che però resta sullo sfondo con una certa leggerezza. Vengono raccontati momenti della nostra realtà, ma senza la pretesa di fare affreschi sociali, svelare qualche verità o dare qualche risposta. Si evidenzia la realtà quotidiana di una città come Milano, così come la vive chi la abita: trentenni che attraversano questi anni dove il problema del lavoro è un affare serio ma, oltre a questo, curano gli aspetti affettivi, l’amicizia e tutte le questioni esistenziali che vivono in questa fase della vita. Gli attori rappresentano perfettamente la loro generazione: sono tutti trentenni, conoscono questa realtà e sono capaci di renderla con spontaneità. Il protagonista è Alessandro Tiberi, il meno famoso dei quattro. Un giovane attore che ha tutte le carte in regole per diventare una stella.
Soggetto: Andrea Incorvaia e Alessandro Rimassa. Sceneggiatura: Massimo Venier e Federica Pontremoli. Scenografia: Valentina Ferroni. Costumi: Bettina Pontiggia. Musiche: Giuliano Taviani e Carmelo Travia. Fotografia: Italo Petriccione. Montaggio: Carlotta Cristiani. Interpreti: Alessandro Tiberi, Valentina Lodovini, Carolina Crescentini, Francesco Mandelli, Paolo Villaggio, Francesca Inaudi e Francesco Brandi. Produttore: Andrea Leone. Distribuzione: O1 Distribution. Origine: Italia, 2009.