A Montecarlo una giovane dama di compagnia ( Joan Fontane) conosce e sposa il ricco Massimo de Winter (Laurence Olivier), vedovo della prima moglie, Rebecca, con cui ha vissuto per tanti anni nella villa di Manderley, in Inghilterra. Nella magione il ricordo ossessionante di Rebecca induce la ragazza a diventare gelosa di tutto quello che la riguardava. Persino l'ammirazione che aveva per lei la signora Danvers, la governante, che snobba la nuova arrivata, la porta sull'orlo della follia.
Rebecca era creduta morta a seguito del naufragio del suo piroscafo; il marito, nonostante un primo tentativo di soccorso, non era riuscito a salvarla e aveva riconosciuto il cadavere della moglie, successivamente sepolta nella cappella di famiglia. Un giorno un natante affonda proprio vicino al piroscafo di Rebecca. Durante le ispezioni si scopre che il corpo di Rebecca è ancora lì e Massimo è costretto ad affrontare un nuovo processo affinché venga accertata la verità.
Tratto dal romanzo del 1938 di Daphne du Maurier, dopo Intrigo internazionale è il più lungo film di Hitchcock, qui al suo esordio a Hollywood, che gli valse otto nomination e due premi Oscar (miglior film e fotografia di G. Barnes). Splendida soprattutto la prima parte: una romantica, angosciosa e disperata mystery-story. Nel territorio del racconto gotico, poi, il maestro è una vetta.
tratto da “Rebecca, la prima moglie” di Dapfne du Maurier con Laurence Olivier e Joan Fontane