Joseph è un insegnante di sessantacinque anni che non va più d'accordo con la scuola e si ritira, ma, incapace di starsene tutto il giorno in casa con la moglie, si ricolloca prima come corriere su due ruote e, successivamente, come responsabile del ritiro delle bottiglie vuote in un supermercato. Nonostante lo scetticismo della consorte, il lavoro non solo non lo umilia, ma, al contrario, lo appassiona e i clienti lo incuriosiscono al punto che – complice una naturale predisposizione alla fantasticheria - Joseph comincia ad intromettersi nelle loro vite.
I Vuoti a rendere di Jan Sveràk, ultimo atto della trilogia scritta ed interpretata da suo padre Zdenek, non sono tanto i pensionati dell'età di Joseph, ai quali talvolta non resta che aspettare la resa finale con la propria dipartita, ma gli onesti e trasparenti personaggi che lo circondano e che il destino pare aver dimenticato di riempire di occasioni, offrendo un inatteso quanto gratificante secondo lavoro, soprattutto a Joseph, che s'improvvisa creatore di storie e di relazioni. Il doppio ruolo di attore e sceneggiatore di Zdenek Sveràk si unifica all'interno del film con compiaciuta autoironia (spunta ad un certo punto un enorme pallone gonfiato) e con qualche piacevole scorrettezza (giustificato anagraficamente nella sua crescente disinibizione, Joseph quasi solidarizza con l'uomo che ha lasciato sua figlia e suo nipote per accasarsi con una nuova e insaziabile compagna). La trasgressione vera non è un colore di questa tavolozza, ma l'umorismo è efficace e intelligente, il ridicolo viene soltanto evocato e brillantemente dribblato, il patetico pienamente dominato e non più sfruttato. Gli autori superano così i difetti ancora presenti in Kolja e consegnano un film dall'assunto sentimentale e dallo sviluppo semplice, che sembra rubato alla vita e invita a non limitarsi ad “attendere l'estate perché fa caldo e poi l'inverno perché non ci sono le mosche”, ma ad impossessarsi del timone della propria esistenza e a farne un piccolo film, inverosimile o grottesco, ma suggerito dal desiderio.
Sceneggiatura: Zdenek Sverak. Scenografia: Jan Vlasak. Musiche: Ondrej Soukup. Fotografia: Vladimir Smutny. Montaggio: Alois Fisarek. Interpreti: Zdenek Sverak, Daniela Koralova, Tatiana Vilhelmova, Jiri Machacek, Jan Budar e Pavel Landovsky. Produttori: Jan Sverak e Eric Abraham. Distribuzione: Fandango. Origine: Repubblica Ceca.