Le voci italiane: Claudio Bisio (Sid), Leo Gullotta (Manny), Pino Insegno (Diego), Roberta Lanfranchi (Ellie), Le Ryan (Eddie), Massimo Giuliani (Buck).
Quasi due ore di full immersion nelle distese di ghiaccio del mondo di Manny, Ellie, Sid, Diego e Scrat, e soprattutto nel clima tropicale del sotterraneo mondo dei dinosauri, davvero stupefacente, ci incanteranno. La sensazione di profondità accompagna ogni singola scena del film, accentuando gli effetti acrobatici di alcune sequenze (inseguimenti, fughe e mirabolanti recuperi dell’ormai celebre ghianda) e proiettando decisamente il pubblico in un clima coinvolgente ed avventuroso. Davvero piacevoli le due new entri, ovvero Scrattina, femme fatale che farà dimenticare un po’ a Srat la sua desiderata ghianda, e Buck, una donnola un po’ folle che sopravvive nel mondo dei dinosauri con piglio piratesco e che ha nell’eterna lotta con Rudy, il mastodontico barionice albino che terrorizza gli abitanti del soleggiato mondo sotterraneo, l’unica vera sua ragione di vita. Il tema dominante di questo terzo capitolo è senza dubbio la famiglia, declinata nelle sue varie forme: dalla quella “tradizionale” incarnata nella coppia Manny ed Ellie in attesa del loro piccolo cucciolo (che regala uno dei momenti più teneri del film), a quella allargata del branco scalcinato e solidale che accomuna tigri, mammuth, bradipi in un perfetto sistema multirazziale; dal desiderio di famiglia tradito dai singles Diego e Sid (padre di un piccolo T-Rex, con conseguenze devastanti per il gruppo, ma assolutamente divertenti per il pubblico) al desiderio di libertà incarnato da Scrat, imbrigliato in una love story più che romantica che svela ben presto il classico rovescio della medaglia.
In breve L’Era Glaciale 3 rappresenta un piccolo trattato sociologico sulle dinamiche familiari, magari più stereotipiate, ma assolutamente realistico, in cui gli adulti riescono perfettamente a ritrovarsi.
Molte le citazioni, sia nelle battute, sia nelle atmosfere: si sente un po’ di Shrek nel rapporto tra Sid e la mamma dinosauro (ricordate il Drago che poi diventa la moglie di Ciuchino?), si avverte qualche richiamo alle misteriose atmosfere di Lost, si gioca con l’iconografia preistorica resa celebre da Jurassic Park, in un continuo rimando alla propria enciclopedia che rende ormai questi fiolm d’animazione dei piccoli capolavori della cinematografia, indipendente dal target, che mai come in questo caso si estende alla famiglia, e non solo ai più piccoli.
Soggetto e Sceneggiatura: Michael Berg e Peter Ackerman. Musiche: John Powell. Produttori: John C. Donkin e Lori Forte. Distribuzione: Th20 Century Fox. . Origine: U.S.A., 2009.