Il 5 marzo 2009 Michael Jackson annunciava alla stampa il suo imminente ritorno al palcoscenico dopo un’assenza di dodici anni. La serie di concerti, intitolata profeticamente “This Is It” (“Questo è quanto”), anticipava l’intenzione dell’artista di ritirarsi dalle scene e per questo motivo, su sua stessa richiesta, le prove del tour vennero riprese da uno staff di cameramen diretti dal coreografo Kenny Ortega. Le oltre cento ore di filmato che ritraggono Jacko e la sua crew durante la messa a punto dello spettacolo documentano l’ultima grande avventura del Re del Pop. Lo immortalano sul palco, nel dietro le quinte di uno show che sarebbe stato solenne, se solo si fosse compiuto. A metà tra un film concerto (mai avvenuto) e un documentario, Michael Jackson’s This Is It accende i riflettori su un artista fragile e allo stesso tempo megalomane, un uomo che era abituato a sognare in grande perché grande lo era; era immenso. Sebbene non fosse intenzione di Jacko divulgare le immagini del backstage, This Is It è la celebrazione ultima della star e rappresenta anche un regalo agli innumerevoli fan che si erano affrettati ad assicurarsi un posto in prima fila a uno dei suoi show e con lo stesso slancio (e a occhi bendati) si sono accaparrati i biglietti per assistere a un evento mondiale; un concerto che concerto non è. Secondo Ortega, coreografo di fiducia di Jacko, il montaggio finale del materiale, che è greggio e allo stesso tempo emozionante e potente, raffigura “uno sguardo privato ed esclusivo sul mondo di un genio. Mostra un artista consumato alla guida di un gruppo di lavoro da lui stesso scelto – coristi, ballerini, musicisti, coreografi, addetti agli effetti speciali – durante la creazione di uno spettacolo grandioso, senza precedenti”. Il film, per quanto ambiguo nella mercificazione di una celebrità a pochi mesi dalla sua morte, riconsegna Michael Jackson alla luce dei riflettori, quelle luci che lo avevano visto nascere star all’età di sei anni. D’altronde è risaputo: lo show deve andare avanti.
Produttore: Randy Phillips, Kenny Ortega e Paul Gongaware. Distribuzione: Sony Pictures. Origine: USA, 2009