Clown in libertà
Estratti stampa
Colpi di scena 2008: resoconto critico
[…] Lasciamo per ultimi i due spettacoli italiani che ci hanno appassionato senza riserve.
Teatro Necessario ha rappresentato il suo spettacolo Clown in libertà sulla piazza del borgo medioevale di Brisighella, uno spettacolo di strada, appunto, che possiede, nel suo estremo rigore e nella sua estrema povertà di mezzi, tutte le caratteristiche e gli incanti del grande teatro. Leonardo Adorni, Jacopo Maria Bianchini e Alessandro Mori, sempre in perfetta sintonia tra loro, mescolando con consumata abilità tutto il vario repertorio della clownerie, dalle acrobazie, alla giocoleria, dalla musica dal vivo, al teatro di varietà, riescono a creare una vera e propria drammaturgia che ha la sapienza anche di adattarsi alle varie situazioni che la strada suggerisce, creando un rapporto diretto con la varietà e la verità degli spettatori che via via assistono al loro gioco teatrale.
Mario Bianchi
Eolo
22 giugno 2008
Guardando verso il futuro
La serata è iniziata con una meravigliosa scoperta, la compagnia italiana Teatro Necessario. Clown in libertà è uno dei migliori spettacoli in piccolo formato che abbiamo visto ultimamente. Leonardo Adorni, Alessandro Mori (che tra i presenti ha suscitato commenti per la sua somiglianza al famosissimo Mr. Bean) e Jacopo Bianchini coniugano perfettamente la qualità della musica dal vivo a ritmo di swing, con le acrobazie e la gstualità autentica del clown. Un concerto rocambolesco, con la partecipazione del pubblico che arriva al delirio negli applausi, avvicinandosi dopo lo spettacolo per congratularsi con gli artisti.
Teresa Ferré
Artez
Mayo 2007
Clown in libertà è un momento di euforia, ricreazione e ritualità catartica per tre buffi, simpatici e ‘talentuosi’ clown che paiono colti da un’eccitazione infantile all’idea di avere una scena ed un pubblico a loro completa disposizione. Clown in libertà racconta il pomeriggio un po’ anomalo di tre clown che vogliono allestire uno spettacolo per divertire, stupire ed infine conquistare il pubblico di passanti. Cercando con ogni mezzo di sorprenderlo, a costo di prevaricarsi gli uni con gli altri, di farsi vicendevoli dispetti che finiranno per causare, a volte, il deragliamento dell’azione. Ecco quindi sequenze di duelli al rallentatore, intricati passaggi di giocoleria rubandosi ripetutamente di mano gli attrezzi, e ancora evoluzioni e piramidi.
La musica è la vera colonna portante dell’azione e dello sviluppo narrativo; accompagna, scandisce e ritma ogni segmento ed ogni azione. L’intero spettacolo risulta così come un grande, unico e continuo viaggio musicale che non si interrompe ‘quasi’ mai, nemmeno durante le acrobazie più impensabili.
Tecnica utilizzata: giocoleria, clownerie, mimo