Comincia così, con un atto di estremo coraggio di un campione di cialtroneria, Boris il film, un culto per il pubblico di Sky che diventa un film distribuito e coprodotto da 01 e Raicinema, uno dei non pochi cortocircuiti provocati dal pesciolino rosso. In un continuo gioco di rimandi anche René tenta il salto al cinema. Il regista si trova alle prese con il più ambizioso dei progetti, fare un film «alla Garrone» da La casta di Rizzo & Stella. Salvo scoprire che il sottobosco del cinema romano non è poi così diverso dalla fauna dei cialtroni televisionari capitolini. René non fa a tempo a esprimere il suo disprezzo per i cinepanettoni e pensare che anche lui, anche se arriva da Fiano Romano, può osare il cinema d'autore, che La casta gli si trasforma nel più volgare dei cinepanettoni: Natale con la casta, tette, scuregge e battutacce. In mezzo ai 108 minuti c'è tempo per ironizzare sul cinema e i suoi vezzi. C'è Nicola Piovani che perde a poker il suo Oscar, Massimo Popolizio che fa il prototipo dell'attore che preferisce i pegni all'impegno («Ho fatto Ronconi, ho fatto Sorrentino e mo' ho fatto i soldi», dice sul set di Natale nello spazio). C'è chi è solo citato: il funzionario tv Lopez si preoccupa: «Mi ha chiamato Calopresti? No? Meglio». E chi è evocato come l'attrice ipernevrotica Marilita Loy, riconoscibilissimo riferimento a Margherita Buy. Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo e i loro produttori si sono, insomma, presi l'onere e l'onore di prendere in giro il mondo in cui si muovono. Hanno definito quello di René, una sorta di «road movie da fermo, in un Paese dove l'eccellenza è impossibile». Un paese dove, loro lo sanno bene, incombe l'obbligo alla commedia (tra i produttori c'è anche Fausto Brizzi, regista di commedie che sbancano il botteghino e sceneggiatore di cinepanettoni). «Alcune sono anche molto ben fatte, ma in generale c'è un fenomeno di televisizzazione del cinema. Anche la nostra è una commedia» hanno detto i tre, «ma abbiamo cercato di evitare il sorriso untuoso, non perdonare in anticipo i nostri personaggi, dicendo "guarda come sono cialtroni, ma in fondo ci somigliano, lo siamo tutti". Abbiamo cercato di cambiare le carte in tavola».
Regia, soggetto, sceneggiatura: Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo . Scenografia: Michele Modaferri. Musiche: Giuliano Taviani, Carmelo Travia. Fotografia: Mauro Marchetti. Montaggio: Massimiliano Feresin.
Interpreti: Luca Amorosino, Valerio Aprea, Ninni Bruschetta, Paolo Calabresi, Antonio Catania, Carolina Crescentini, Massimo De Lorenzo, Carlo De Ruggeri, Alberto Di Stasio, Roberta Fiorentini, Caterina Guzzanti, Francesco Pannofino, Andrea Sartoretti, Pietro Sermonti, Alessandro Tiberi, Giorgio Tirabassi.
Produttore: Lorenzo Mieli, Mario Gianani.
Distribuzione: 01 Distribution
Origine: Italia, 2011.