Maestoso, imponente e shakespeariano. Questo è "Thor". Abbandonata l’ironia, il gusto per il gioco e per l’improvvisazione tipica di "Iron Man", ecco che dal mondo dei fumetti spunta un nuovo affascinante supereroe: "Thor". Sapientemente orchestrato in tutti i suoi elementi, nulla è lasciato al caso a partire dalla sceneggiatura e dalla scelta degli attori. Vi è un equilibrio fra le varie parti dell’opera, il dramma lascia spazio all’intrattenimento leggero e all’azione tipica dei fumetti senza creare fratture, tutto si sussegue limpido, caratterizzato qua e là dal linguaggio tipico dei fumetti, che si mescola a riferimenti colti e ad omaggi al mondo del teatro così come al mondo del cinema. Le citazioni sono decisamente chiare, prime fra tutte quelle ai film western come "Mezzogiorno di fuoco", cui si aggiungono le più classiche come "Enrico IV", "Enrico V", "2001: Odissea nello spazio", "Metropolis", "Guerre Stellari", o appartenenti al fantasy come "La storia infinita" o ancor più semplicemente alla stessa "Bibbia", soprattutto alla vicenda di Caino e Abele. Sì, perché Branagh pone l’accento sul rapporto familiare del protagonista, sull’amore/odio che lega due fratelli. Thor, interpretato dall’australiano Chris Hemsworth, è un possente e valoroso guerriero vichingo, figlio del grande padre degli dei Odino, dal carattere irruento e arrogante che cerca in tutti i modi di mostrare la sua abilità senza pensare alle conseguenze. Superbo e viziato decide di andare a combattere, con l’aiuto dei suoi amici e di suo fratello Loki, i giganti di ghiaccio. Un gesto che potrebbe essere la scintilla per il riaccendersi della guerra fra il dorato mondo di Asgard e il grigio e cupo mondo di ghiaccio. A fermare lo scoppio del conflitto è lo stesso Odino, interpretato da Anthony Hopkins, che decide di punire il figlio privandolo del suo martello e dei poteri, "spedendolo" poi sulla terra ai giorni nostri. E’ qui che incontra lei, la bella astrofisica, e non più infermiera come nei fumetti, Jane Foster, interpretata da Natalie Portman, che farà da guida a questo giovane un po’ strano, che si comporta come un pesce fuor d’acqua. Insieme affronteranno la SHIELD per cercare di recuperare il magico martello, ma anche le trame tessute dallo stesso Loki, che cerca di diventare re di Asgard, nel tentativo di ricevere un apprezzamento dal padre Odino. Al di là degli effetti speciali, decisamente apprezzabili, e dell’ ambientazione, "Thor" è la storia di una faida familiare, che si snoda attraverso il conflitto fra due personaggi Thor/Loki,. A risaltare agli occhi del pubblico per maestria e abilità sono senza dubbio l’indiscusso Anthony Hopkins, ma in particolare Tom Hiddleston, che riesce a dare al suo personaggio un’ambiguità che spiazza e conquista lo spettatore. Come sempre nei film della Marvel dopo i titoli di coda vi è un’altra scena, che anticipa il prossimo film: "I vendicatori".
Regia: Kenneth Branagh Sceneggiatura: Ashley Edward Miller, Zack Stentz, Don Payne. Scenografia: Bo Welch. Musiche: Patrick Doyle. Fotografia: Haris Zambarloukos. Montaggio: Paul Rubell. Costumi: Alexandra Byrne.
Interpreti: Chris Hemsworth, Natalie Portman, Kat Dennings, Anthony Hopkins, Idris Elba, Stellan Skarsgård, Tom Hiddleston, Ray Stevenson, Rene Russo, Clark Gregg, Jaimie Alexander, Colm Feore, Stan Lee.
Produttore: Kevin Feige.
Distribuzione: UIP
Origine: USA, 2011 - 3D