In concorso al Festival di Venezia 2011
Primo film italiano in concorso al Festival di Venezia Terraferma di Emanuele Crialese conferma il talento purissimo di un regista capace di narrare storie dalla grande forza emotiva, attraverso immagini nitide e incisive. La sua è un'opera che senza concessioni ad una banale spettacolarità riesce a toccare lo spettatore nel profondo, trasformando la fredda cronaca di un argomento così delicato, come lo sbarco dei migranti, in un poetico racconto di formazione. Girato tra mille difficoltà a Linosa, 250 abitanti e pochi collegamenti con la Sicilia, il lavoro di Crialese non è (solo) un atto d'accusa contro la strategia del terrore che trasforma lo straniero in invasore. L'autore capitolino, infatti, rifiuta l'approccio 'politico' in senso stretto per soffermarsi invece su come il contrasto tra culture diverse, diventato via via scoperta, vera accoglienza, cambi nel profondo le dinamiche di questo piccolo gruppo sociale. L'isola è il minuscolo palcoscenico in cui si scontrano due modi opposti di intendere la vita; se i padri riconoscono solo la legge del mare, che li spinge a tendere sempre la mano ad un uomo in difficoltà, affrontando ogni eventuale conseguenza di quell'azione, i figli preferiscono non vedere, cambiare rotta, ignorare quello che non può essere ignorato, chiudendosi al rapporto con l'altro da sé. Il regista drammatizza con misura e senza forzature questo conflitto tra vecchio e nuovo o meglio, tra quello che sembra vecchio e quello che sembra nuovo, esaltando la forza di ciascun personaggio da ogni primo piano, soprattutto quando in scena ci sono le figure femminili principali, Giulietta e Sara, due madri, due donne che non possono ignorare quello che sta accadendo alle loro esistenze e istintivamente scelgono l'apertura, il rispetto reciproco, anche grazie alla nascita di una bambina.
L'arrivo del gruppo di clandestini in questa isola è quindi la miccia che fa deflagrare tutte le certezze dei protagonisti e diventa l'occasione per una rielaborazione delle proprie convinzioni.
Regia: Emanuele Crialese. Sceneggiatura: Emanuele Crialese, Vittorio Moroni. Scenografia: Paolo Bonfini. Montaggio: Simona Paggi. Fotografia: Fabio Cianchetti. Musiche: Franco Piersanti. Interpreti: Giuseppe Fiorello, Donatella Finocchiaro, Filippo Pucillo, Mimmo Cuticchio. Claudio Santamaria. Produttori: Riccardo Tozzi, Giovanni Stabilini, Marco Chimenz. Distribuzione: O1 Cinema. Origine: Italia, 2011.