Da "Il Pirata nero" (1926) di Douglas Fairbanks fino all'ultimo (a mio
avviso) film di pirati "The Crimson Pirate" di Robert Siodmak (1955) il
cinema ha percorso una strada dorata dove ogni genere aveva un proprio
spazio ed una propria dignità. Vascelli con le vele spiegate al vento,
abbordaggi, terre esotiche, duelli all'arma bianca, tradimenti, naufragi,
tesori nascosti... Spazio e dignità che né "Pirati" di Polanski, né
tantomeno "Corsari" di Renny Harlin hanno potuto recuperare.
Ora Gore Verbinski, Jerry Bruckmeier e Walt Disney Studios hanno deciso di
resuscitare il genere basando il film sulla celebre attrazione di Disneyland
dedicata ai pirati (prossimamente è già stato annunciato anche "The haunted
mansion" con Eddie Murphy, altra celebre attrattiva del parco). Non si
tratta in questo caso di fare un film tratto da un videogame, come nel caso
di Lara Croft, ma di tornare ai temi cari ai disegnatori di Disneyland e
Disneyworld. Per quelli che sono stati al parco dei divertimenti i pirati
sono soltanto dei grotteschi pupazzi per il divertimento di massa. Che film
si può trarre da un'idea simile? Sorprendentemente, Verbinski e gli autori
del copione ci offrono un film che vive di vita propria, un'operazione al
tempo stesso interessante e nostalgica, con delle novità. "Pirates of the
Caribbean: Curse of the Black Pearl" si può infatti vedere come un film di
pirati convenzionale ma il regista tratta il materiale che ha a disposizione
in maniera differente. Lo straordinario personaggio di Jack Sparrow,
interpretato da Johnny Depp, è sviluppato su quello di Jamie, interpretato
da Tyrone Power in "Black Swan" di Henry King. Depp è anarchico, manierato,
bizzarro, come uno spettro che ritorna sui luoghi a lui familiari. Il suo
compagno d'avventure Will Turner, interpretato da Orlando Bloom (il Legolas
de "Il signore degli anelli"), è invece chiaramente ispirato a Errol Flynn.
Jack si confronta con un villain impareggiabile interpretato da Geoffrey
Rush che offre un'interpretazione memorabile, pari a quella di George
Sanders nel sovracitato film di Henry King.
Come si può capire il regista prende come modello di riferimento il miglior
cinema di pirati. Le scene d'azione sono impressionanti ed il duello
iniziale tra Depp e Bloom è travolgente.
Regia: Gore Verbinski. Sceneggiatura: Ted Elliott, Terry Rossio, Jay Wolpert. Fotografia: Dariusz Wolski. Musiche: Alan Silvestri. Scenografia: Derek R. Hill, Brian Morris. Costumi: Penny Rose. Interpreti: Johnny Depp, Geoffrey Rush, Orlando Bloom, Keira Knightley, Jack Davenport. Stati Uniti, 2003,