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scheda Film
CESARE DEVE MORIRE

CESARE DEVE MORIRE

di Paolo e Vittorio Taviani
con Cosimo Rega, Salvatore Striano, Giovanni Arcuri

Genere: Film
Durata: 76'
Regia, soggetto e sceneggiatura: Paolo e Vittorio Taviani. Montaggio: Roberto Perpignani. Musiche: Giuliano Taviani, Carmelo Travia. Fotografia: Simone Zampagni. Interpreti: Cosimo Rega, Salvatore Striano, Giovanni Arcuri, Antonio Frasca Produzione: Grazia Volpi. Distribuzione: Sacher Distribuzione. Italia, 2012, 76’ Vincitore Orso d’Oro al Festival di Berlino 2012 e Vincitore di 5 David di Donatello Teatro del carcere di Rebibbia. La rappresentazione di Giulio Cesare di Shakespeare ha fine fra gli applausi. Le luci si abbassano sugli attori tornati carcerati. Vengono scortati e chiusi nelle loro celle. Sei mei prima Il direttore del carcere e il regista teatrale interno spiegano ai detenuti il nuovo progetto: Giulio Cesare. Prima tappa: i provini. Seconda tappa l'incontro col testo. Il linguaggio universale di Shakespeare aiuta i detenuti-attori a immedesimarsi nei personaggi. Il percorso è lungo: ansie, speranze, gioco. Sono i sentimenti che li accompagnano nelle loro notti in cella, dopo un giorno di prove. Ma chi è Giovanni che interpreta Cesare? Chi è Salvatore - Bruto? Per quale colpa sono stati condannati? Il film non lo nasconde. Lo stupore e l'orgoglio per l'opera non sempre li liberano dall'esasperazione carceraria. Arrivano a scontrarsi l'uno con l'altro, mettendo in pericolo lo spettacolo. Arriva il desiderato e temuto giorno della prima. Il pubblico è numeroso e eterogeneo: detenuti, studenti, attori, registi. Giulio Cesare torna a vivere, ma questa volta sul palcoscenico di un carcere. È un successo. I detenuti tornano nelle celle. Anche "Cassio", uno dei protagonisti, uno dei più bravi. Sono molti anni che è entrato in carcere, ma stanotte la cella gli appare diversa, ostile. Resta immobile. Poi si volta, cerca l'occhio della macchina da presa. Ci dice: " da quando ho conosciuto l'arte questa cella è diventata una prigione".

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