Regia: Ridley Scott. Scenografia: Arthur Max. Montaggio: Pietro Scalia. Fotografia: Dariusz Wolski. Musiche: Marc Streitenfeld. Costumi: Janty Yates
Interpreti: Noomi Rapace, Michael Fassbender, Charlize Theron, Idris Elba, Patrick Wilson, Guy Pearce, Rafe Spall, Logan Marshall-Green, Sean Harris, Kate.
Produttore: Ridley Scott, David Giler, Walter Hill.
Distribuzione: Twentieth Century Fox.
Origine: USA, 2012.
Durata: 124' – VM 14 anni.
Prometheus è un thriller di fantascienza ambientato nel 2093 che coinvolge i protagonisti in un mistero epico sulla ricerca delle origini del genere umano per poi giungere ad uno scenario apocalittico che catapulta lo spettatore al principio di una famosa storia.
Elizabeth (Noomi Rapace) è una ricercatrice archeologa che scopre una mappa stellare lasciata in una caverna da una civiltà ormai perduta. Insieme ad un gruppo di esploratori capitanati dalla austera Meredith (Charlize Theron) s'imbarca in una nave spaziale chiamata Prometheus per raggiungere la luna Lv-223. Con loro c'è anche l'androide David (Michael Fassbender) che ha il compito di risvegliarli dallo stato d'ibernazione appena giunti in prossimità della loro meta. Increduli avvistano un promontorio cavernoso, entrano nel manufatto archeologico alla ricerca di un antico popolo, ancora ignari del mistero che stanno per svelare.
La ricerca della conoscenza è uno degli argomenti di maggior fascino del film, sublimata dalla scoperta di una mappa che unisce diverse culture storiche verso una meta lontana che solo una tecnologia all'avanguardia può permettere di raggiungere. Un film che unisce un fascino misterioso e mistico relativo alla scoperta delle origini dell'umanità, un tema che da sempre appassiona sia il mondo scientifico ed accademico che quello salottiero, unito al viaggio verso l'ignoto in uno spazio sconfinato e profondo. Temi piuttosto ricorrenti nei film di Ridley Scott ed infatti se questo lungometraggio può essere considerato come il prequel di Alien, definendone le origini, l'androide David interpretato da Fassbender ricorda il replicante Roy Batty, impersonato da Rutger Hauer in Blade Runner.
Prometheus comincia con una sequenza affascinante che viene utilizzata come prologo della storia narrata, per poi proseguire con immagini suggestive che richiamano alla mente la spettacolarità del film Odissea nello spazio di Stanley Kubrick. Il film di Scott esprime una regia lineare e condotta con maestria ed a tratti spettacolare. Avvolge i protagonisti in una trama epica ed avvincente per una buona parte, fino alla scoperta dei resti di forme umanoidi all'interno della caverna perlustrata dagli esploratori e successivamente affonda in una narrazione horror ed agghiacciante.