Regia: Giacomo Campiotti Sceneggiatura: Fabio Bonifacci, Alessandro D’Avenia. Musiche: Andrea Guerra. Costumi: Gemma Mascagni. Scenografia: Paola Bizzarri. Montaggio: Alessio Doglione. Fotografia: Fabrizio Lucci.
Interpreti: Filippo Scicchitano, Luca Argentero, Gaia Weiss, Aurora Ruffino, Romolo Fuerreri.
Produttore: Luca Bernabei.
Distribuzione: 01 Distribution.
Origine: Italia, 2013. Durata: 106'.
"Quello che conta nella vita è come ci convivi, con il dolore, cosa ci fai. E se riesci a mantenere intatto un pezzetto di anima mentre combatti."
Leo (Filippo Scicchitano) è un sedicenne come tanti, la sua vita si divide tra il calcetto, il motorino, gli amici, l'iPod. E purtroppo la scuola. Un vero strazio. Detesta fare i compiti ma se ne frega perché sa che li copierà. Per lui la vita ha solo due colori: il Bianco e il Rosso. Il Bianco è il vuoto assoluto, il silenzio, la noia e fa paura. Il Rosso è il sangue che pulsa nelle vene prima di una partita, ed è il colore dei capelli di Beatrice (Gaia Weiss), la ragazza dei suoi sogni. Leo vive sospeso in questo mondo apparentemente immobile, finché a scuola non arriva un nuovo supplente (Luca Argentero), molto diverso dai soliti professori, che li sprona a cercare il proprio sogno. Il sogno di Leo è Beatrice, e non ha mai avuto il coraggio di dirglielo. Fino ad oggi. Quando scopre che Beatrice è ammalata e che la malattia ha a che fare con quel bianco che tanto lo spaventa, Leo dovrà fare delle scelte e affrontare la vita con occhi diversi, perché i sogni possono morire e rinascere...
Bianca come il latte, rossa come il sangue è stato un esordio letterario col botto di Alessandro D’Avenia, un bestseller da un milione di copie diventato un cult tra gli adolescenti. Romanzo di formazione, storia d'amore e scoperta della morte sono gli elementi che lo caratterizzano. Leo è un ragazzo sensibile e insicuro, che teme la vita come teme il 'bianco' del vuoto interiore che non riesce a riempire. L'unico che riesce a penetrare nella sua corazza è lo sfigato supplente appena arrivato, mentre la 'rossa' esistenza della sua adorata Beatrice si sta consumando, come un corpo che perde sangue e diventa bianco… E poi c’è Silvia, l’amica, sempre presente, forse innamorata di Leo ma talmente forte e saggia che riesce ad andare oltre i suoi sentimenti…
“Tutto il film – ha affermato il regista Giacomo Campiotti - è visto dagli occhi di Leo. Gli spazi e i luoghi della città dove si svolge la storia non sono realistici ma sono colorati e trasfigurati dal filtro emotivo del momento che Leo vive. Ho cercato di realizzare un film che faccia sorridere ma anche pensare e commuovere. Un difficile equilibrio sul filo del rasoio. Parlare di valori, senza retorica. Raccontare un dolore ma avere un film pieno di vita”.