Regia: Tom Hooper Sceneggiatura: William Nicholson. Scenografia: Eve Stewart. Montaggio: Chris Dickens, Melanie Oliver. Fotografia: Danny Cohen. Musiche: Claude-Michel Schonberg. Costumi: Paco Delgado.
Interpreti: Hugh Jackman, Anne Hathaway, Russell Crowe, Amanda Seyfried, Helena Bonham Carter, Sacha Baron Cohen, Samantha Barks, Eddie Redmayne, Aaron Tveit, George Blagden.
Produttore: Cameron Hackintosh, Tim Bevan.
Distribuzione: UIP. Origine: Regno Unito, 2012.
Durata: 152'.
Vincitore Premio Oscar 2013 per Miglior Attrice non Protagonista, Miglior Sonoro, Miglior Trucco e Acconciatura
Un regista con personalità lo si intravvede quando riesce a imporre la sua idea di cinema a dispetto della produzione a cui lavora. Tom Hooper, premio Oscar per Il discorso del re, possiede un approccio molto personale al film in costume. Lo aveva già lasciato intendere in una serie TV portentosa come John Adams, lo aveva confermato col film appena citato, lo ha definitivamente sancito con Les Misérables, musical dalla potenza emotiva e cinematografica impressionante.
Pur avendo a disposizione il meglio in quanto a scenografie, costumi e ambientazioni, Hooper adotta un tipo di regia che sta attaccata ai suoi personaggi, che valorizza le prove d'attore con piani strettissimi, mossi, vibranti. Come era successo quindi nei suoi precedenti prodotti, anche in quest'ultimo riesce a tirar fuori il meglio dai suoi interpreti: il piano-sequenza in cui una bravissima Anne Hathaway canta in maniera superba il suo assolo è il momento più commovente e riuscito del film, e si tratta di una semplice primissimo piano, nessuna invenzione visiva inutilmente mirabolante.
Ma Les Misérables non è soltanto Anne Hathaway. Appena dietro di lei arriva un Russell Crowe intenso come non gli succedeva dai tempi di American Gangster. È vero che non ha la voce adatta a questo tipo di musical e a livello canoro si dimostra inferiore agli altri, ma compensa questo ritardo con un carisma inusitato, e quando è in scena difficilmente si riesce a puntare l'attenzione su qualcun altro. Hugh Jackman si dimostra il protagonista perfetto per Les Misérables, aderisce al ruolo di Jean Valjean con ardore, da consumato uomo di musical. Quanto a presenza scenica, nei momenti in cui si trova a duettare con Crowe o con la Hathaway tradisce qualche problema di tenuta. Molto azzeccati anche i comprimari, su tutti Eddie Redmayne e l'esordiente Samantha Barks.
Adattato dalla pena intelligente di William Nicholson (Viaggio in Inghilterra, Il gladiatore), poggiato sulle musiche vibranti di Claude-Michel Schönberg, Les Misérables è un musical di indubbio spessore, con pochissime sbavature e una tenuta emotiva impressionante. Senz'altro uno dei migliori prodotti del genere sfornati negli ultimi dieci anni.