Regia: Thor Freudenthal. Sceneggiatura: Scott Alexander, Larry Karaszewski, Marc Guggenheim. Scenografia: Claude Parè. Montaggio: Mark Goldblatt. Musiche: Andrew Lockington. Costumi: Monique Prudhomme. Fotografia: Shelly Johnson.
Interpreti: Logan Lerman, Alexandra Daddario, Nathan Fillion, Sean Bean, Stanley Tucci, Jake Abel, Leven Rambin, Missi Pyle, Anthony Head.
Produttore: Mark Morgan.
Distribuzione: Twentieth Century Fox.
Origine: USA, 2013.
Durata: 108'.
Scoprire di essere un semidio e poi salvare il mondo può essere un carico piuttosto pesante da sostenere per un teenager. Anche arrivare secondo in qualsiasi cosa dopo quello può farti sentire un po’ come se avessi avuto un colpo di fortuna. Quindi non ci sorprende che Percy Jackson (Logan Lerman) abbia difficoltà a capire chi sia quando torniamo al Capo Mezzosangue tre anni dopo aver restituito un fulmine a Zeus.
Percy ora si trova un passo indietro a Clarisse (Leven Rambin) – la figlia semidea di Ares – in praticamente ogni sfida del campo. Nonostante l’insistenza dei suoi amici Annabeth (Alexandra Daddario) e Grover (Brandon T. Jackson) che lui è ancora il massico tra i semidei, Percy non lo crede affatto.
E come se non fosse già sul fondo, Percy scopre che ha un fratellastro e non è l’unico figlio di Poseidone, il santuario del Campo Mezzosangue è ora in pericolo, e Clarisse viene scelta al suo posto per guidare una squadra alla ricerca della salvezza della razza dei semidei.
Comunque Percy non è disposto a rimanere in disparte. Con l’aiuto di Annabeth e Grover, si trova molto presto nel mezzo del Triangolo delle Bermude alla ricerca del Vello d’Oro. La sua casa ed il suo retaggio sono in pericolo, e Percy deve battersi con Ciclope, un enorme mostro marino, ed un male dal quale gli dei avevano pensato di aver liberato il mondo, molto tempo fa.
Thor Freudenthal sale sulla sedia della regia al posto di Chris Columbus e non ha problemi a rendere il film tutto suo. Riesce a portare in vita alcuni dei più oscuri e crudeli cattivi della mitologia senza sacrificare la loro credibilità o il tono giocoso della serie “Percy”.
Lerman porta ancora su di se il film, ed ha una grande alchimia con le sue vecchie co-star. Daddario dà più vulnerabilità ad Annabeth questa volta, e si può sempre contare su Jackson per un po’ di leggerezza in ogni momento con la sua interpretazione del satiro (metà-uomo, metà-capra) sempre pronto allo scherzo. La vera star emergente del film è Douglas Smith nei panni del fratello di Percy, Tyson. Speriamo di vederli ritornare tutti per un adattamento cinematografico di ‘La Maledizione del Titano’!