Regia: Steven Soderbergh. Sceneggiatura: Scott Z. Burns. Montaggio: Mary Anne Bernard. Musiche: Thomas Newman. Fotografia: Peter Andrews.
Interpreti: Channing Tatum, Jude Law, Rooney Mara, Catherine Zeta-Jones, Vinessa Shaw, Mamie Gummer, David Costabile, Greg Paul, Andrea Bogart, Kerry O’Malley.
Produttore: Lorenzo Di Bonaventura, Gregory Jacobs, Scott Z. Burns.
Distribuzione: M2 Pictures.
Origine: USA, 2013.
Durata: 106'.
Una giovane donna (Rooney Mara) rincontra suo marito (Channing Tatum) che è appena stato rilasciato dal carcere dopo una reclusione durata quattro anni. La ragazza, però, sta affrontando una situazione psicologica molto delicata che la porterà a tentare il suicidio e affondare spesso nella depressione. Decide di seguire uno psichiatra, che le prescrive delle pillole antidepressive. Queste però hanno degli effetti imprevedibili sulla ragazza che un giorno, in uno stato di narcolessia, uccide il ragazzo con un coltello da cucina...
Nella prima parte, quando introduce i personaggi e l’atmosfera, il film di Soderbergh funziona davvero: con un tocco pulito e preciso, il regista azzecca tempistica e tono e sembra volerci proporre una storia in cui il senso delle responsabilità e la ricerca di un colpevole "morale" si lega con il thriller a carattere psicologico.
I personaggi di Jude Law e Rooney Mara, in particolare, mostrano fin da subito un’alchimia e una compatibilità notevoli e ci introducono in un contesto avvolto dal sospetto e da un continuo senso di angoscia. Una fotografia dai colori caldi, ma molto geometrica e studiata contribuisce, inoltre, all’efficacia dell’atmosfera.
Poi, la storia prende una piega più canonica e decisamente meno stimolante e Soderbergh decide di percorrere la strada del puro thriller, sacrificando la possibilità di raccontare una vicenda di ossessione che potesse proporre interrogativi morali e parlare trasversalmente, e trasformando così la sua opera in un thriller tipicamente americano nello sviluppo narrativo e nella tendenza alla semplificazione. Alla fine si ha quindi un thriller indubbiamente ben confezionato, ben recitato e formalmente solido e coerente.