Regia: Rolando Ravello. Sceneggiatura: Paolo Genovese, Edoardo Falcone. Montaggio: Clelio Benevento. Fotografia: Vittorio Omodei Zorini. Musica: Gianluca Misiti. Costumi: Giuliana Cau. Scenografia: Alessandro Vannucci.
Interpreti: Ambra Angiolini, Edoardo Leo, Ennio Fantastichini, Paolo Calabresi, Susy Laude, Pia Engleberth, Lorenzo Gioielli.
Produttore: Marco Belardi.
Distribuzione: 01 Distribution.
Origine: Italia, 2014.
Durata: 92’
L’amore. Ah!, il sentimento dei sentimenti. Ci fa aspettare, ci fa sognare, ci fa struggere, ci fa ridere, ci fa piangere. Ogni tipo di reazione umana si ricollega all’amore, perché l’amore si ricollega ad ogni tipo di rapporto e settore. Ma se l’amore non riempisse i nostri cuori, di cosa potremmo vivere? E’ l’unico sentimento in grado di far provare gioia e dolore nello stesso momento, è uno dei pochi che smuove il mondo, che è in grado di cambiare situazioni anche storiche. Ah l’amore cosa è in grado di fare! Può essere un serio problema. Nel momento in cui gli uomini capiscono di provarlo per un suo simile subentra la paura del non essere corrisposti; quando invece l’amore è ricambiato bisogna coltivarlo per non farlo appassire; quando finisce invece, la sofferenza annebbia ogni via d’uscita.
Questo sentimento è il motore del film che vede protagonisti Bea e Robi, due quarantenni con problemi che incrociano le loro vite sulle scale dello studio di un analista. Da quel momento, Robi, farà di tutto per conquistarla, nonostante ci siano numerose difficoltà. Lui, cleptomane, deve stare attento a farla emozionare, perché quando Bea prova grandi emozioni cade addormentata. E se queste poi sono veramente profonde, sarà vittima anche di amnesia permanente. Ma lui è convinto che lei è la donna della sua vita, e di certe non è qualche stranezza che ferma la voglia di un uomo innamorato..
Ti ricordi di me? è un racconto d’amore dei tempi moderni in chiave sociale ed ironica, dai colori pastello e il tono d’incanto che richiama il romantico stile fiabesco. Rolando Ravello rende protagonisti della sua favola due perdenti, due personalità che i loro problemi hanno reso diverse e che è proprio il comune denominatore della loro forza emotiva. E li circonda di un contesto attuale nel quale sviluppare tematiche importanti come il precariato e l’incomunicabilità di coppia, prendendo la comicità della commedia come filo conduttore delle storie che vengono raccontate, divertendo con intelligenza e tenerezza.
Rovello ha costruito il suo film con una patina di zucchero filato che da tempo al cinema non si vedeva, soprattutto nell’industria cinematografica italiana. Sebbene ricco di sentimentalismo e non perfetto dal punto di vista registico, Ti ricordi di me? è l’elogio dei buoni sentimenti, quelli che ogni tanto fanno bene al cuore, messi in scena in modo semplice ma funzionale. Un grazie speciale per la riuscita della commedia il regista lo deve al duo Edoardo Leo-Ambra Angiolini, protagonisti già dell’omonima piecè teatrale di Massimiliano Bruno riadattata per il grande schermo per l’occasione.