Regia e sceneggiatura: John Ridley. Scenografia: Paul Cross. Montaggio: Hank Corwin. Fotografia: Tim Fleming. Musiche: Waddy Wachtel, Danny Bramson. Costumi: Leonie Prendergast.
Interpreti: André Benjamin, Imogen Poots, Hayley Atwell, Burn Gorman, Ruth Negga, Ashley Charles, Andrew Buckley, Oliver Bennett, Tom Dunlea, Clare-Hope Ashitey. Produttore: Sean McKittrick, Jeff Culotta.
Distribuzione: I Wonder Pictures.
Origine: U.S.A., Regno Unito, Irlanda, 2013.
Durata: 118'.
Dolce, gentile, ansioso di emergere e conteso dalle donne: è il Jimi Hendrix “privato” quale emerge dal film scritto e diretto da John Ridley, che lo scorso febbraio ha vinto l’Oscar per la sceneggiatura di 12 anni schiavo. Dalla gavetta con la black music ai provini e alle esibizioni nei club, il film segue un anno nella vita di Hendrix prima della fama: nella New York del 1966, mantenuto da una bellissima ragazza, l’incontro decisivo con Linda Keith, che oltre che essere figlia di un milionario britannico era anche fidanzata con Keith Richards e conosceva le persone giuste da presentare al suo protetto, in un rapporto platonico non privo di gelosie recondite. Uno degli incontri giusti è quello con Chas Chandler, bassista degli Animals e manager in cerca di un talento da lanciare. Prossima destinazione: Londra, dove il musicista di Seattle ha modo di affinare uno stile chitarristico che ha fatto storia e fondare la JH Experience; dove il colore della sua pelle incuriosisce le ragazze e crea disagi ai cosiddetti benpensanti. A fare coppia fissa con lui Kathy, groupie innamorata e svalvolata, che rischia di compromettre le prime incisioni in studio di registrazione. Il film si chiude alla vigilia della ormai mitica esibizione a Monterey del giugno 1967, dove la chitarra incendiata fa entrare Hendrix nella leggenda. Era difficile trovare l’interprete giusto per un personaggio così “ingombrante” e André Benjamin, alias André 3000 degli OutKast, ha un volto gentile ma efficace e soprattutto somigliante all’originale: in più, musicista e cantante a sua volta e dunque perfettamente a suo agio nella parte.