Regia: Anne Le Ny. Titolo originale: On a feilli étre amies. Sceneggiatura: Axelie Vechman, Anne Le Ny. Fotografia: Jérome Aiméras. Montaggio: Guerric Catala. Musica: Eric Neveux. Scenografia: Patrick Schhmitt. Costumi: Isabelle Pannetier. Interpreti: Kerin Viard, Emmanuelle Devos, Rorshely Zem, Anne Le Ny, Philippe Rebbot, Annie Mercier.
Produttori: Julien Dens, Franck Elbase. Distribuzione: Teodora Film. Origine: Francia, 2014. Durata: 90’
Può accadere che si voglia spiare la cucina per capire in che tipo di ristorante ci hanno portato. Odori e spicchi di sapore che emergono da dietro la porta. Ma non sempre è l'opzione migliore. Alle volte bisogna fidarsi del consiglio dell'amico o del commensale con cui ci si siede a tavola o in platea. La moglie del cuoco (meglio il titolo originale On a failli etre amies) di Anne Le Ny (interprete di Quasi Amici, La guerra è dichiarata e regista di Les invités de mon père) ci pone di fronte a questo salto nel vuoto. Per scoprire poi che tutto accade fuori dalla cucina.
Carole (Emmanuelle Devos - Il figlio dell'altra, Sulle mie labbra) è appunto la moglie del cuocoSam (Roschdy Zem - Quai des Orfèvres, Indigènes) in profonda crisi esistenziale e insoddisfatta di essere vissuta all'ombra del famoso coniuge sublime artista dei fornelli. Decide di voler cambiare lavoro e vita all'insaputa del marito e si affida, prepotentemente a Marithé (Karin Viard - A tempo pieno, Il cacciatore di teste, Potiche) che lavora in una agenzia di formazione per chi deve rinventarsi un lavoro. Il film è un crescendo di momenti comici almeno nella sua prima parte, Marithé e Carole sono due cinquantenni entrambe 'ad un bivio' come ama ripetere Carole. I figli vanno via, il lavoro non soddisfa più ed ecco che due vite così lontane si mescolano. Con qualche effetto collaterale, come nelle migliori ricette. L'amicizia tra Marithé e Carole si condensa e monta come il migliore dei soufflé, ma quando entrambe sembrano aver trovato la porta giusta da aprire per un nuovo inizio ecco che la magia della ricetta si perde scontrandosi con i lacci della realtà. La moglie del cuoco non cerca la scia dei 'kitchen movie' sbarcati negli anni nelle sale, prende da subito una sua strada personale decisamente virata sulla commedia al femminile. Riuscendo a filmare quell'alchimia umana che spesso ci scordiamo di poter avere tra chi abbiamo di fronte.