Regia e sceneggiatura: Woody Allen. Fotografia: Darius Khondji. Scenografia: Jennifer Engel. Costumi: Suzy Benzinger. Price. Interpreti: Emma Stone, Joaquin Phoenix, Jamie Blackley, Parker Posey, Meredith Hagner, Ben Rosenfield, Ethan Philips, Julie Ann Dawson. Produttore: Letty Aronson, Stephen Tenenbaum. Distribuzione: Warner Bros. Origine: U.S.A., 2015.
Irrational Man è il 45° film firmato Woody Allen, uscito nell’anno del suo 80° compleanno. I temi sui quali ritorna il celebre newyorkese sono quelli della morte, della logica intrecciata con la morale, della vita. La storia trova vettore in Abe Lucas (Joaquin Phoenix) professore di Filosofia panciuto e affascinante al suo nuovo incarico. Nel campus dove prenderà dimora incontrerà una donna di mezza età, Rita Richards ( Parker Posey), che vede in lui il proprio riscatto sessuale, e una giovane studentessa Jill Pollard (Emma Stone) con la quale il prof. intreccerà una relazione indefinita. Con lei, per caso, Lucas, cronico insoddisfatto dell’esistenza, scoverà l’occasione per riabbracciare la vita…
“La logica è sì incrollabile ma non resiste a un uomo che vuole vivere”, lo scriveva Franz Kafka. Abe Lucas dorme con L’idiota di Dostoevskij sul comodino ma è sicuramente un uomo che vuole (ri)vivere e per farlo sfida la Logica, anzi la razionalità. È lui l’ irrational man del titolo, certamente: ma com’è possibile programmare, come fa Lucas, la nostra razionalità per ritornare a vivere? E una volta programmata siamo sicuri che tutto andrà come vogliamo? Esiste anche il pericolo di incontrare la realtà e i pensieri di qualcun altro che possono far saltare i nostri piani. Insomma essere irrazionali è un controsenso: perchè dovremmo usare comunque la ragione per pensare di andare contro di essa. Praticamente il caos. Woody Allen gioca sempre, e abilmente, con i paradossi. Alla fine c’è sempre la realtà e soprattutto quel caos così ben ritratto in Match Point , film di dieci anni fa, del quale Irrational Man è il suo sequel non ufficiale ma ideale.
Nella grande interpretazione di Joaquin Phoenix troviamo un personaggio totalmente folle ma di una follia molto creativa, cioè fatta bene per innescare una storia intrigante, del quale capiamo le premesse anche se vengono citate idee, non a caso, di molti nomi della Filosofia occidentale da Kant a Kierkegaard, non dimenticando l’opera di Dostoevskij nume tutelare di Allen. Non c’è da preoccuparsi comunque perchè Irrational Man non è un film pesante o barboso, certamente intellettuale ma con un grande incedere cinematografico che stuzzica sin dall’inizio lo spettatore. Coniuga testa e cuore, azione con riflessione.
È una sorta di “thriller filosofico”, dove esiste una trama di fatti molto definita, pratica, di azione, e consueta per gli spettatori di cinema. Però stavolta il Giallo è un mezzo, non un fine. Serve per farci riflettere su vita e morte. Su quanto l’uomo poi possa essere cinico e sfidare dei principi morali molto saldi per diventare sereno. Simbolo di questa situazione umana è un dialogo in cui lo stesso Lucas, citando Kant, descrive quanto il mondo della Legge Morale del filosofo tedesco sia totalmente utopico e distante dalla realtà dove ci sono, e sono tangibili, l’odio e la cattiveria.
MULTISALA NOVECENTO
Via del Cristo, 5 - 42025 Cavriago (Reggio Emilia)
0522 372015
P.IVA 00132130352
IBAN IT44C0103066290000000376274
RICEVERAI IN ANTEPRIMA LE NOVITA'
SULLA PROGRAMMAZIONE E SULLE PROMOZIONI ESCLUSIVE.