Regia: Alessio Maria Federici. Soggetto: Diego De Silva. Sceneggiatura: Diego De Silva, Alessio Maria Federici. Montaggio: Consuelo Catucci. Musiche: Rodrigo D’Erasmo. Scenografia: Luca Merlini. Fotografia: Michele D’Attanasio. Interpreti: Ambra Angiolini, Pietro Sermonti, Sergio Rubini, Franco Branciaroli, Fulvio Falzarano, Giacomo Nasta, Anna Ferzetti, Alessia Alciati. Produttori: Luigi Musini, Renato Rogosta. Distribuzione: Warner Bros. Origine: Italia, 2017.
Terapia di coppia per amanti è un film vero e schietto e semplice nella sua complessità: la complessità di rapporti sempre più ingarbugliati e nevrotici e la complessità tanto di uno stile di regia che sceglie una molteplicità di cambi di scena e inquadrature, quanto dei dialoghi, spiritosi, lunghi come lo sono nella vita reale, e fluidi come quelli dei migliori film francesi, che sembrano provare un certo gusto a osservare divertiti dove le parole possano portare ma non scadono mai in un’artificiosa prolissità. Grazie alla sceneggiatura di De Silva, che non copia se stesso, ma inventa e rielabora, i confronti verbali sono succosi, incalzanti e perfettamente aderenti al carattere dei personaggi: anticonformisti come il loro bizzarro legame, "intorcinati" quando a parlare è Viviana, colti e lievemente sarcastici nel momento in cui a intervenire è Modesto, che poi si esprime anche attraverso la lingua della musica.
E proprio la musica ha un ruolo fondamentale in Terapia di coppia per amanti diventa metronomo emotivo del film accompagnando le tante emozioni attraversate e dai protagonisti e dai personaggi secondari. In più Modesto ha una band e quel jazz suonato da suo padre in un localino buio che sembra il Blue Note, oltre ad avere funzione sia diegetica che extradiegetica, è davvero anni luce avanti rispetto agli insulsi tappetini musicali di tanto nostro cinema leggero. Anche le battute di Modesto, virtuoso della comunicazione perfino su whatsApp e nemico del "virgola, ciao" a chiusura di un messaggino polemico, hanno una loro musicalità e un loro ritmo, così come la recitazione di Pietro Sermonti, che già in Smetto quando voglio e Smetto quando voglio - Masterclass si esprimeva con raffinatezza e straordinaria precisione. E' lui il personaggio più a fuoco di Terapia di coppia per amanti, forse perché De Silva ci si è sempre un po’ riconosciuto. E la Viviana di Ambra Angiolini è vitale e dolce e buffa nel suo voler andare non si sa dove, mentre Sergio Rubini perde a volte le redini del terapista in crisi sentimentale e professionalmente ineccepibile che forse lo sceneggiatore ha reso troppo una brava persona. Eppure la sua voce suona una melodia gradevole, e nuova, perché chi lascerebbe la conduzione di una trasmissione televisiva per un piccolo incidente di lavoro?
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