Regia: Manuk Depoyan. Soggetto e Sceneggiatura: Olena Shulga, Pamela Hickey, Dennys McCoy.  Fotografia: Dmytro Nedrya. Montaggio: Manwel Aramian, Vitaliy Arsenin, Vladyslav Arsenin. Musica:        Sergey Krutsenko. Produttori: Dmytro Beunkiy, Valery Kozulitinov. Distribuzione: Twelve Entertainement. Origine: Ucraina, 2016.

Nella Russia del passato il padre di Nicky è un conciatore di pelli che è noto per aver sconfitto un drago. Non sa però che la sua anima è sopravvissuta e sta per produrre nuovi guai uscendo dal mondo della magia, parallelo a quello degli umani. A causa di un errore del pipistrello apprendista mago Eddie i due oltrepassano un portale spazio-temporale e si ritrovano a lottare con una strega in cui il drago si è incarnato. Al loro fianco troveranno Rocky e uno scoiattolo velocissimo.

Epoyan aveva realizzato nel 2010 un film di animazione ispirato al romanzo di Jaroslav Hašek "Il buon soldato Sc'vèik", denuncia dell'assurdità della guerra. Qui l'atmosfera è ovviamente del tutto diversa ma il regista sa come muoversi su schemi già collaudati dall'animazione per l'infanzia di matrice made in Usa. Abbiamo il giovane eroe che apprende quali siano le caratteristiche necessarie per sconfiggere il Male (i muscoli hanno un ruolo del tutto secondario). Troviamo l'animale parlante e pasticcione rappresentato dal pipistrello e incontriamo, dopo circa mezz'ora, un partner di cui i piccoli più svegli scopriranno rapidamente l'identità mentre gli altri dovranno attenderne la rivelazione.

La strega cattiva fa paura quel tanto che basta ma, come l'imprinting di Maleficent insegna, ha anch'essa qualcosa da far emergere progressivamente. Considerando che anche la canzone che accompagna le evoluzioni dei nostri eroi è in inglese viene da chiedersi se e dove risieda l'originalità. La risposta sta nell'ambientazione. Siamo difatti di fronte a un film che si avvale della ruralità ucraina per proporre spazi luminosi in cui domina la Natura (realìstica nel mondo degli umani e fantastica in quello magico) che fa da efficace contraltare alla cupezza dei luoghi dominati dalla strega. Se ci aggiungiamo una macchina volante di leonardesca memoria il gioco è fatto