Regia: Will Gluck. Sceneggiatura: Will Gluck, Rob Lieber, Beatrix Potter. Fotografia: Peter Menzies Jr. Montaggio: Christian Gazal, Jonathan Tappin. Musica: Jeff Danna, Mychael Danna, Dominic Lewis. Scenografia: Lisa Thompson. Costumi: Lizzy Gardiner. Produttori: Will Gluck, Rob Lieber. Distribuzione: Warner Bros. Origine: Australia, U.S.A., Regno Unito, 2017.
Peter Rabbit, il personaggio ideato dalla scrittrice e illustratrice Beatrix Potter nel 1902 e amato da intere generazioni di lettori, arriva sul grande schermo in una commedia per famiglie ambientata ai nostri giorni.
Il film, diretto con tecnica mista combinando l'animazione con l'azione dal vivo, aggiorna la dolcezza degli esordi cartacei smussandola con l'inserimento di canzoni rock e con un grande sfoggio di comicità fisica.
Peter e le sue sorelle vivono nella campagna inglese e si cibano degli ortaggi sottratti dal giardino del signor McGregor, un uomo burbero che dà loro la caccia. Quando McGregor viene meno, stroncato da un infarto, tutti gli animaletti del circondario si illudono di poter finalmente mettere le zampe sul suo prezioso orto. Ignorano che presto avranno a che fare con il nipote ed erede dell'anziano, Thomas (Domhnall Gleeson), che ha sempre vissuto in città e che odia le bestiole. Con grande disappunto di Peter, il giovane conquista il cuore di Bea (Rose Byrne), un'umana da sempre molto gentile con i conigli. La lotta, a questo punto, riguarda non solo la conquista di un paradiso di frutta e verdura, ma anche dell’affetto esclusivo della ragazza.
Sebbene il film sia spensierato e concepito per intrattenere i bambini, è abitato da figure, bipedi e non, tutt'altro che perfette, con una grande predisposizione a commettere errori e intemperanze. Ad eccezione di Bea, che ricorda Beatrix Potter: è dolce, vede nei coniglietti la sua famiglia e li ritrae proprio con lo stesso stile dell'autrice. Il villino in cui vive, inoltre, somiglia molto al cottage in cui nacquero i racconti e le immagini di un mondo color pastello che, per la gioia dei puristi, viene rievocato, identico ad allora, in due godibili sequenze animate.
Nel lungometraggio di Will Gluck la semplicità fiabesca dei volumetti di oltre un secolo fa resta tale, ma lo spirito gentile è assai rivisitato: il Peter odierno è un piccolo egocentrico dalla sagacia impudente, pronto a compiere azioni scorrette e dalle conseguenze pericolose. La spavalda audacia, però, si accompagna in lui a un animo buono, il che lo rende predisposto a sbagliare ma anche a redimersi. Anche il suo antagonista, il ragazzo di città, è un personaggio in crescita che, all'inizio, si presenta chiuso e teso, sull'orlo di un esaurimento di nervi, ma a poco a poco diventa un tenero innamorato. Peter e Thomas sono entrambi spinti in una corsa irrefrenabile verso il proprio egoistico obiettivo, le attenzioni esclusive di Bea, ma impareranno molto dal pessimo risultato della loro avventatezza, diventando migliori.
Il film ha in serbo, infatti, lezioni inerenti l'amicizia, l'onestà, il perdono e la famiglia che saranno molto utili ai piccoli spettatori. Naturalmente tutto avviene in un crescendo di divertimento, tra esplosioni di frutta e verdura, fuochi d'artificio, scosse elettriche e feroci battaglie tra umani e conigli, scene piene di comprimari deliziosi come la ranocchia pescatrice, il porcellino dandy, l'alce foto-fobico e il gallo in crisi esistenziale.
L'adeguamento della storia alla contemporaneità mantiene intatto il fascino intramontabile di quanto creato da Beatrix Potter ma fa sì che quell'universo letterario riesca a connettersi col pubblico di oggi. Avventure e birichinate senza tempo, in grado di divertire persone di tutte le età, vi aspettano.
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