Regia: Daniele Luchetti. Sceneggiatura: Daniele Luchetti, Sandro Calenda, Sandro Petraglia. Fotografia: Luca Bigazzi. Montaggio: Mirco Garrone. Scenografia: Paola Comencini. Interpreti: Marco Giallini, Elio Germano, Eleonora Danco, Jo Sung, Francesco Gheghi, Luciano Curreli, Carlo Bigini, Marcello Fonte. Produttori: Riccardo Tozzi, Giovanni Stabilini. Distribuzione: O1 Distribution. Origine: Italia, 2018.
Numa Tempesta è un facoltoso imprenditore che possiede aerei privati, terreni, alberghi e un lussuoso yacht da sessanta metri. Ma a causa di una condanna per frode fiscale, che lui liquida come: "Stronzate, cose che in Italia non contano, fanno curriculum", dovrà scontare un anno ai servizi sociali, pulendo le latrine in un centro di accoglienza e adoperandosi per un gruppo di "poveracci" che faranno rapporto sul suo operato. Tempesta dovrà dimostrare verso di loro quell'empatia che non prova per nessuno - nemmeno per se stesso. Otto anni dopo La nostra vita, Daniele Luchetti torna a raccontare l'Italia di oggi attraverso un personaggio che potrebbe fare riferimento non puramente occasionale ad un ex presidente del Consiglio. “Io sono Tempesta " è una farsa sociale, un'opera buffa, una commedia invernale sul potere del denaro", ha dichiarato Luchetti al quotidiano Repubblica. "Lontana, ma solo per essere più libera, dai fatti di cronaca e dal dovere di essere verosimile, vuole raccontare, sorridendo e con un tono di fiaba, una fetta di Italia che il nostro cinema affronta sempre col tono serio del cinema del dolore".
Nel ruolo di Tempesta c'è Marco Giallini, la cui presenza carismatica è perfetta per conferire ad un "pezzo di malacarne" una irresistibile qualità umana. Accanto a lui Elio Germano che, dopo la Palma d'oro per la sua interpretazione ne La nostra vita, si cimenta ora con l'ambiguo ruolo di Bruno, un padre travolto dalla crisi e costretto a rifugiarsi con il figlio nel centro di accoglienza cui è stato assegnato l'imprenditore.
“Io sono Tempesta” si presenta come una parabola sul potere di corruzione del denaro e sul valore dell'umana dignità, forse meno "non negoziabile" come si vorrebbe credere - "Povero re, e povero anche il cavallo", chiosa la canzone di Jannacci che fa parte della colonna sonora del film. E la pasta di cui sono fatti Numa e Bruno a ben guardare non è tanto diversa.
Accanto a Giallini e Germano, molti attori agli esordi o addirittura presi dalla strada (parte delle riprese sono state effettuate a Campo Imperatore, coinvolgendo alcuni abitanti di Castel Del Monte), più una forte presenza femminile: Eleonora Danco, attrice e regista prevalentemente teatrale ma pronta a lasciare il segno sul grande schermo nei panni di un'assistente sociale di grande carattere.
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