“PASQUALOUN E LA FIRST LADY”
commedia in tre atti
assai liberamente tratto da
“Don Pasquale” di Gaetano Donizetti
nonchè da “Ser Marcantono” Di Angelo Anelli
adattamento e regia di Gianfranco Boretti
scene e costumi: fai da te
parrucchiere Paolo Fiordalisi
Personaggi e interpreti:
Natalino Pasquali Titolare della cantina Pasquali
Ermes Tamburini
Emma Pasquali Sorella di Natalino
Lionella Morelli
Artemisia Tagliavini Contabile della ditta Paquali
Marta Cavalli
Nuccio Tagliavini Potatore, figlio di Artemisia
Ivan Fontanesi
Ernesto Pasquali Nipote di Natalino
Paolo Fiordalisi
Norina Alberti Amante di Ernesto
Loredana Guidi
Sandro Malatesta Veterinario, amico di Ernesto
Wainer Da Grava
Amintore Iotti Responsabile lista elettorale
Nino Bigliardi
Ursulina Paggi Collaboratrice di Amintore Iotti
Marilena Bucchi
La trama
La vicenda del vecchio possidente che decide di diseredare il nipote e di sposarsi con una giovane donna nasce con il “Ser Marcantonio” di Angelo Anelli, messo in scena a Parigi nel 1808 da Stefano Pavesi. Sempre a Parigi, nello stesso “Theâtre Italien”, nel 1843, Gaetano Donizetti e Giovanni Ruffini si rifanno alla stessa vicenda congegnando il più famoso “Don Pasquale”, tutt’ora ben presente nella programmazione dei più importanti teatri lirici di tutto il mondo.
Il nostro Pasqualoun, imprenditore di successo, è coinvolto in una vicenda del tutto simile che si svolge nella sua vigna. Ha avuto successo con i suoi prodotti e pensa di suggellarlo entrando nella competizione elettorale cittadina. Non essendo sposato vorrebbe presentare il nipote Ernesto accanto a sè ma li divide una insormontabile barriera ideologica e fra i due il dissidio diviene insanabile. Il nipote decide di abbandonare zio e azienda mentre Pasqualoun, indispettito, medita di procurarsi la propria first lady per presentarsi alle elezioni in puro stile americano. Questa incauta decisione lo fa cadere nella trappola preparata da Sandro, grande amico di Ernesto, che gli magnifica le doti di modestia e moralità della presunta sorella Sofronia. In realtà Sofronia altri non è che Norina, la fidanzata di Ernesto, che ben volentieri si presta all’inganno all’insaputa dello stesso Ernesto.
Il “matrimonio” viene celebrato all’americana, nella vigna, dal potatore Nuccio, abilmente travestito da sacerdote, e subito dopo aver pronunciato il fatidico “sì”, Pasqualoun scopre che la sua mogliettina, che gli era stata presentata da Sandro nelle vesti di una santarellina timorata di Dio, è di ben altro pelo...
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