Regia: Aaron Horvart, Peter Rida Michail. Sceneggiatura: Aaron Horvart, Michael Jelenic. Musica: Jason Nesmith.  Produttori: Will Amett, Aaron Horvath. Distribuzione: Warner Bros. Origine: U.S.A., 2018.

Robin è molto contrariato. Tutti i supereroi, anche quelli più insignificanti, possono godere della fama grazie ai tanti film di cui sono protagonisti. Tutti tranne lui, che tra l'altro è stato scavalcato persino dal maggiordomo Alfred che si è guadagnato la nomea di migliore amico di Batman, suo inseparabile compagno e nuovo eroe. Robin è deciso quindi ad entrare nell'universo dei cinecomic DC proprio come successo a Wonder Woman, Superman o Lanterna verde. Il problema però è che nessuno considera i Teen Titans dei veri eroi non avendo mai sconfitto un super cattivo e non avendo mai salvato il mondo.

Una mancanza alla quale Robin, Bibi (ovvero The Beast), Stella Rubia, Corvina e Cyborg sono intenzionati a porre rimedio. Riusciranno a sconfiggere il più grande cattivo di tutti i tempi e ottenere così l'attenzione di una grande regista di Hollywood per diventare protagonisti di un film tutto loro?

Sin dalle prime scene questo film di animazione, che si rifà a un serie televisiva nota ai più piccoli, ci mette sull'avviso: non esistono zone franche per i Supereroi che possono essere tranquillamente sbeffeggiati con riferimenti precisi. Si prende ad esempio in giro l'adattamento cinematografico di Lanterna verde così come si fa dell'ironia su più di un Superman cinematografico chiamando in causa anche Gene Hackman. 

Tutto ciò si inserisce in quel filone di film i cui produttori hanno la consapevolezza che i più piccoli vengono accompagnati al cinema dagli adulti che si debbono annoiare il meno possibile. Il che però non significa che i bambini non possano divertirsi portandosi poi anche a casa una morale della favola.

Anche se un po' troppo spesso sopra le righe, i nostri non si risparmiano in trucchetti, in musica e balli a partire dall'incontro con un megamostro gonfiabile che invade la città. Qual è la morale? Che i bambini debbono godersi il fatto di essere tali anche con quelle che gli adulti possono definire come sciocchezze. L'atteggiarsi a supereroi deve essere e rimanere un gioco.