Regia: Guillaume Canet Sceneggiatura: Guillaume Canet, Rodolphe Lauga. Fotografia: Christophe Offeinstein. Montaggio: Hervé De Luze.
Interpreti: François Cluzet, Marion Cotillard, Gilles Lellouche, Laurent Lafitte, Benoit Magimel, Pascale Arbillot, Clémentine Baert.
Produttore: Alain Attal. Distribuzione: Bim Distribuzione. Origine: Francia. 2019.
Grandi bugie tra amici racconta la storia di Max e dei suoi amici, che sono chiamati a confrontarsi su cosa sia realmente l'amicizia e cosa rimanga di essa con il passare degli anni. Tutto ha inizio quando, preoccupato per via delle difficoltà che lo attanagliano da quando si è separato dalla moglie Véronique, Max si ritira nella sua casa in riva al mare per ricaricare le batterie. Gli amici, che non vede da tre anni, si presentano all'improvviso per festeggiare il suo compleanno: la sorpresa è grande ma l'accoglienza lascia a desiderare. In un clima di felicità che è solo apparente, il gruppo si ritroverà a vivere situazioni che sono, a dir poco, inaspettate. I figli sono ormai cresciuti, altri bambini sono venuti al mondo e loro, i genitori, non hanno più le stesse priorità della vita, segnata da separazioni o situazioni che ne hanno deviato il corso. Quando poi tutti decidono di raccontare piccole bugie che vanno a sommarsi a quelle più grosse, il loro legame sarà messo alla prova.
Grandi bugie tra amici è il seguito di Piccole bugie tra amici, successo datato 2010. A spiegare le ragioni del seguito è lo stesso regista: "Non ho un ricordo particolarmente felice delle circostanze che mi hanno portato a scrivere Piccole bugie tra amici. Mi trovavo allora in ospedale a causa di una grave infezione da stafilococco aureo e non potevo muovermi da lì. Nessuno dei miei amici venne però a farmi visita. Vivevo così un momento molto brutto e in più realizzavo che l'amicizia non era proprio così come l'avevo sempre immaginato. Scrissi allora la sceneggiatura in sole sei settimane, mettendovi dentro tutti i lati negativi della mia personalità e tutto ciò che non mi piace nella natura umana. Anche le riprese del film non furono piacevoli e il giorno della sua uscita uno dei miei migliori amici perse la vita per un incidente in moto. In quel momento, decisi di chiudere per sempre con il film e i suoi personaggi. Come spesso accade, la sorte è difficile da controllare e Piccole bugie tra amici, per quanto per me doloroso, si rivelò un grosso successo. Per anni, non ho più rivisto il film fino a quando una sera l'ho ritrovato per caso in tv. Mi sono fermato a guardarlo e mi ha generato diverse emozioni. Ho riso, ho pianto, mi sono commosso e mi ha fatto piacere rivedere quei personaggi. Guardandomi intorno, ho realizzato che nessuno di coloro che mi circondano è uguale a come era dieci anni fa, non si comporta allo stesso modo e ha altre preoccupazioni: c'è chi si è sposato, chi è diventato genitore, chi si è separato... Le priorità non sono più le stesse, si impiega meno tempo nel decidere di fare una cosa e si parla in maniera più franca. Ho deciso allora che era arrivato il momento di far bilanciare i conti anche ai protagonisti di Piccole bugie tra amici e di capire se sono finalmente in grado di raccontare la verità".
"Grandi bugie tra amici ha toni più cinici di Piccole bugie tra amici. I personaggi si dicono le cose in faccia piuttosto che tacere. E la lista di cose è davvero dura e lunga. Molti di loro hanno perso le loro illusioni ma continuano a credere che supportandosi, nonostante i dissensi e i contrasti, trovino forza e non soffrano più. Credono ancora che possa esserci una luce alla fine del sentiero dei loro problemi. L'unica cosa che tengo a precisare è che non c'è il pathos che avrei messo nel precedente film. Il motivo è semplice: sono cambiato. Volevo emozioni forti e intense ma mai lamentose o sofferte".
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