Il compito di queste commissioni era di denunciare i crimini commessi dal regime sudafricano durante l'apartheid; ma soprattutto di mettere i colpevoli a confronto con le loro vittime. L'intento: produrre un grande rito catartico che permettesse di creare, attraverso l'"ubuntu" (il riconoscimento della dignità del diverso da sé) le condizioni per il transito dalla violazione sistematica dei diritti umani a una forma compiuta di democrazia.
Nel film (il titolo originale è "Country of My Skull", lo stesso del libro di Antjie Krog che contiene i racconti delle vittime), diretto con stile molto classico dal veterano John Boorman, il reporter del Washington Post Langston Whitfield è inviato a Città del Capo col compito di seguire le sedute delle Commissioni. Testimonianze e confessioni sorpassano largamente, per bestialità e brutalità calcolata, l'immaginazione del giornalista; così come lo sconcertano i comportamenti reciproci dei carnefici e delle vittime degli abusi.
Tormentato da mille dubbi, Whitfield si trova a dover rimettere tutto in questione, inclusa la propria identità etnica di africanamerican. Il che non gli impedisce di fare un grosso scoop, rintracciando il colonnello De Jager (Brendan Gleeson), il più tristemente noto dei torturatori del regime sudafricano; uomo dalla mente mostruosa, per nulla pentito delle proprie efferatezze.
Né d'imbarcarsi in una lovestory con la bella "afrikaans" Anna Malan, poetessa democratica che segue le udienze per conto di un'emittente radiofonica, ma è sempre più devastata dai racconti delle crudeltà commesse dai suoi compatrioti (lo dimostra l'interpretazione di Juliette Binoche, costantemente sul punto di piangere).
Nella seconda parte, la storia d'amore impossibile - entrambi tengono famiglia - prende il sopravvento sul tema storico, che si riduce quasi a un pretesto per incartare la passione e ambasce sentimentali dei due protagonisti. Ma se i palpiti del cuore di Juliette e Samuel possono allargare il numero degli spettatori di un film il cui contesto storico non dovrebbe, mai, essere dimenticato da nessuno, avranno anche quelli la loro parte di merito.
Sceneggiatura: Ann Peacock, tratto dal libro di Antjie Krog. Fotografia: Seamus Deasy. Montaggio: Ron Davis. Interpreti: Samuel L. Jackson, Juliette Binoche, Brendan Gleeson. Produttori: John Boorman, Robert Chartoff, Distribuzione: Lucky Red. Origine: Gran Bretagna, 2003.