Regia: e Sceneggiatura: Colm Bairéad. Fotografia: Kate McCullough. Montaggio: John Murphy (III). Musica: Stephen Rennicks. Scenografie: Jackson Todd. Costumi: Louise Stanton. Interpreti: Catherine Clinch, Carrie Crowley, Andrew Bennett, Michael Patrick Carmody, Kate Nic Chonaonaigh, Joan Sheehy, Carolyn Bracken. Produttori: Des Martin. Distribuzione: Officine Ubu. Origine: Irlanda, 2022.
Irlanda. Cáit è una bambina di nove anni che cresce in una famiglia di contadini impoveriti. Taciturna e trasandata, è malvista dalle sorelle, dal padre disattento e dalla madre che si occupa del fratellino e di un nuovo bambino in arrivo. Con l'arrivo dell'estate e il termine della gravidanza della madre, Cáit viene mandata dai Kinsella, coppia senza figli che si è offerta di badare a lei. Accolta in un ambiente pulito e rassicurante, la bambina lega con Eibhlín, donna dolce e premurosa, mentre mantiene le distanze con il cupo ma gentile Seán. Con il tempo la bambina fiorisce e impara ad avere rispetto per sé stessa, trovando il modo anche di comunicare con Seán. Prima di tornare a casa conoscerà il segreto dei Kinsella e stringerà un legame ancora più forte con le uniche persone che hanno saputo amarla. The Quiet Girl è la storia di più incontri: della piccola Cáit con la donna che un giorno sarà, libera, bella, curiosa, anche velocissima nella corsa; della bambina con la madre che non ha mai avuto, la dolce Eibhlín, non più giovane, con un velo di tristezza negli occhi ma ancora pronta a concedere amore, e anche con il padre che la vita non le ha concesso, un uomo onesto come Seán, che dietro i modi spicci del contadino nasconde l'animo di chi sa cosa significhi prendersi cura di una persona, allevarla, guidarla, anche riprenderla.
Bairéad, che con il film ha vinto la sezione Generation Kplus dell'ultima Berlinale e fatto incetta di premi - ben sette - agli Irish Film & Television Academy Awards - si rivela così un bravo sceneggiatore più che un bravo regista, dal momento che proprio lo sviluppo del rapporto fra la protagonista e i suoi genitori acquisiti svela la finezza di una vicenda che sfiora tanto il film femminista (nel rapporto tra Cáit ed Eibhlín) quanto la possibile deriva della violenza domestica raccontata a tinte fosche.
The Quiet Girl ha inevitabilmente (e colpevolmente, vista la materia umana e narrativa a disposizione) la forma tradizionale del film per famiglie; nonostante ciò, grazie a una scrittura che lascia ai personaggi il tempo di crescere, offre allo spettatore il modo di abituarsi ai lori cambiamenti, riesce a comporre il ritratto dignitoso di tre individui - una bambina, una madre e un padre legati da un rapporto non di sangue, ma anche per questo vivissimo - colpiti dal dolore e dalla solitudine.
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