Regia: Giuseppe Fiorello. Sceneggiatura: Carlo Salsa (II), Giuseppe Fiorello. Fotografia: Ramiro Civita. Montaggio: Federica Forcesi. Musiche: Giovanni Caccamo. Scenografia: Paola Peraro. Costumi: Nicoletta Taranta.
Interpreti: Gabriele Pizzurro, Samuele Segreto, Fabrizia Sacchi, Simona Malato, Antonio De Matteo, Enrico Roccaforte, Sebastiano Tinè, Giuditta Vasile.
Produttori: Riccardo Di Pasquale, Eleonora Pratelli. Distribuzione: Bim Distribuzione.
Origine: Italia 2023.
Il film è dedicato all’amore deriso, contestato e umiliato tra due giovani, Gianni e Nino. A fare da cornice a questa intensa storia, divenuta cronaca per il tragico finale, è la Sicilia dei primi anni ‘80.
Nel film, siamo nel giugno 1982 in una calda Sicilia che freme per la Nazionale Italiana ai Mondiali di calcio, due adolescenti, Gianni e Nino, si scontrano con i rispettivi motorini lungo una strada di campagna. Dallo scontro nasce una profonda amicizia, ma anche qualcosa di più, qualcosa che non viene visto di buon occhio dalle famiglie e dai ragazzi del paese. Coraggiosi e affamati di vita, Gianni e Nino non si curano dei pregiudizi, delle dicerie e vivono liberamente. Una libertà che gli altri non comprendono e non sono disposti ad accettare.
Il 31 ottobre 1980 Giorgio Agatino Giammona di 25 anni e Antonio Galatola di 15, scomparsi da casa due settimane prima, furono trovati morti, mano nella mano, uccisi da un colpo di pistola ciascuno alla testa.
Il delitto rivelò subito la sua matrice omofoba e mise di fatto il seme per la nascita del movimento omosessuale italiano contemporaneo, portando alla costituzione del circolo Arcigay.
Ambientato tra Noto, Marzamemi, Ferla, Buscemi, Priolo e Pachino, il film è interpretato da Gabriele Pizzurro e Samuele Segreto. Al loro fianco Fabrizia Sacchi e Simona Malato nei ruoli delle rispettive madri.
“Fu un reato che cambiò per sempre la percezione dell’omosessualità in Italia – spiega Fiorello -. I corpi senza vita dei due giovani adolescenti sono stati ritrovati in campagna, sotto un pino. Entrambi sono stati sfigurati dagli spari. Quello che viene ricordato di più è che sono stati trovati tenendosi per mano come se avessero promesso di stare insieme per l’eternità. I giornali dell’epoca parlavano degli omicidi di ‘due ragazzini’. Quasi tutti i quotidiani hanno dedicato alla vicenda un breve paragrafo. Sfortunatamente, quello che sembrava essere un amore immenso e forte è stato tristemente disatteso e ridotto a poche brevi frasi. L’inchiesta è stata immediatamente chiusa e nessuno è stato accusato dell’orribile crimine. L’unico sospettato durante le indagini sugli omicidi era un nipote minorenne di Antonio, uno dei ragazzi che è stato ucciso. Il nipote è stato rilasciato perché non sono state trovate prove sufficienti. L’urgenza di raccontare questa storia nasce dal desiderio di restituire la dignità a questi due giovani adolescenti chiaramente assassinati a sangue freddo dall’odio e dal pregiudizio. La loro storia è tragicamente sepolta a causa dell’indifferenza”.
“Stranizza d’amuri’ è anche il titolo di uno dei brani più noti di Franco Battiato, nel quale il cantautore siciliano descrive la capacità dell’amore di sopravvivere a qualunque contesto, persino alla guerra.
Il titolo del film è un omaggio al Maestro siciliano la cui musica è grande protagonista della pellicola.
MULTISALA NOVECENTO
Via del Cristo, 5 - 42025 Cavriago (Reggio Emilia)
0522 372015
P.IVA 00132130352
IBAN IT44C0103066290000000376274
RICEVERAI IN ANTEPRIMA LE NOVITA'
SULLA PROGRAMMAZIONE E SULLE PROMOZIONI ESCLUSIVE.