Regia: Luca Scivoletto. Sceneggiatura: Pierpaolo Pirone, Eleonora Cimpanelli. Fotografia: Stefano Falivene. Montaggio: Alice Roffinengo. Musiche: Alessandro Stefana. Scenografia: Flaviano Barbarisi Costumi: Alfonsina Lettieri. Interpreti: Mattia Bonaventura, Francesco Cilia, Danilo Di Vita, Matilde Sofia Fazio, Claudio Bigagli, Peppino Mazzotta, Lorenza Indovina, Eleonora Danco, Elvira Camarrone, Maurizio Bologna, Roberto Nobile, Francesco Cristiano Russo, Tim Daish.
Produttori: Domenico Procacci, Laura Buffoni. Distribuzione: Fandango. Origine: Italia, 2022.
Comiso, 1990. Enrico ha 13 anni ed è cresciuto in una famiglia di ferventi comunisti, figlio di un funzionario del PCI e di una militante integralista. La sorella maggiore Chiara è riuscita a defilarsi, lui invece dovrà trascorrere le vacanze estive accompagnando di sezione in sezione il padre, che è in predicato per la segreteria regionale del partito. Enrico invece decide di fuggire di casa insieme al suo migliore amico Renato, anche lui figlio di ferventi comunisti e a sua volta attivista convinto. Insieme rifonderanno il campeggio dei Pionieri, uno storico gruppo scout comunista, e a loro si unirà inopinatamente Vittorio Romano, il figlio bullo del fascista locale. La storia nasce dal ricordo autobiografico del regista, figlio di un funzionario del PCI e frequentatore involontario delle sue sedi siciliane, e in parallelo alla vicenda dei quattro ragazzini scorre quella della delusione storica di un partito che voleva cambiare l'Italia e invece ha continuato a cambiare direzione, dalla "svolta di Occhetto" proprio di quegli anni in poi. Anche Berlinguer, veicolato da Caudio Bigagli senza trasformarlo in una macchietta, ha un ruolo simile a quello del "Bogie" di Provaci ancora, Sam: un mito personale per dare corpo alla propria coscienza e coraggio alla propria insicurezza.
È raro trovare un film indirizzato ai preadolescenti che funzioni, sia per il pubblico per cui è inteso che per spettatori più stagionati, e I pionieri ci riesce, trovando un livello di scrittura adatto ai personaggi più giovani, ma anche ricco di riferimenti che gli adulti riconosceranno, e che li faranno sorridere.
Fa la differenza anche il cast, metà del quale forse si deve a Lorenza Indovina, che interpreta il ruolo della madre di Enrico e che è stata acting coach della serie di Niccolò Ammaniti Anna, dove recitavano per la prima volta due dei quattro giovani attori di I pionieri, ovvero Danilo di Vita (Vittorio Romano) e Matilde Sofia Fazio (Margherita). Ma anche Mattia Bonaventura (Enrico) e soprattutto Francesco Cilia (Renato), cui toccano le battute più divertenti, funzionano molto bene.
Accanto a loro gli attori adulti - Peppino Mazzotta (il padre di Enrico), Eleonora Danco (la madre di Renato) e Maurizio Bologna (il padre di Vittorio Romano) - interpretano i loro ruoli con la dovuta serietà professionale, senza "buttarli via" solo perché questo è un film che vede protagonisti i giovanissimi. C'è anche un cammeo di Roberto Nobile, ahimé alla sua ultima interpretazione.
I pionieri è l'opera prima di Luca Scivoletto, si pone al crocevia fra Moonrise Kingdom e Cosmonauta, riuscendo comunque a conservare una sua originalità e una sua particolare dolcezza.
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