Regia: James Gunn. Sceneggiatura: Dan Abnett, James Gunn. Fotografia: Henry Braham. Montaggio: Fred Raskin. Musica: John Murphy (IV). Scenografia: Rosemary Brandenburg. Costumi: Judianna Makovsky. Interpreti: Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Karen Gillan, Pom Klementieff, Elizabeth Debicki, Sylvester Stallone, Will Poulter. Produttori: Nikolas Korda, David J. Grant. Distribuzione: Walt Disney. Origine: U.S.A., 2023.
I Guardiani della Galassia continuano a rendere più ospitabile la loro base, la struttura spaziale chiamata Knowhere, dove tra le altre cose diffondono anche buona musica. Peter Quill è però inconsolabile per la perdita di Gamora, che è ancora in vita ma in una versione proveniente da una diversa linea temporale, dove non ha mai avuto alcuna relazione con gli altri Guardiani. Il capo della squadra è così in preda ai fumi dell'alcol quando i Guardiani vengono attaccati da Adam Warlock, che riesce a ferire gravemente Rocket. I tentativi di curare il geniale procione falliscono, perché è stato installato in lui un sistema di sicurezza che ne impedisce ogni alterazione. Per salvarlo i Guardiani dovranno risalire alle origini di Rocket e affrontare il suo creatore: l'Alto Evoluzionario, un essere quasi divino deciso e creare una razza perfetta per popolare la propria utopia. Si conclude la trilogia dei Guardiani della Galassia di James Gunn e la maturazione emotiva di molti personaggi arriva a un soddisfacente compimento, accompagnata da ironia, azione e soprattutto da una gran colonna sonora. Sicuramente uno dei più riusciti Marvel Movie della nuova fase, Guardiani della Galassia Vol. 3 è anche del tutto separato dalla trama portante del Multiverso, che ha toccato quasi tutti gli altri film. L'Alto Evoluzionario è infatti una nemesi che vive del tutto in questa galassia e la sua Controterra non è un'altra dimensione, bensì un pianeta modificato fino a sembrare analogo alla Terra.
Anche Adam Warlock, il nuovo potente personaggio, ha radici piantate nel film precedente: è infatti il "figlio" in provetta di Ayesha, la regina dei Sovereign - che scopriamo essere una civiltà a sua volta creata dall'Alto Evoluzionario, il quale non si farebbe scrupoli a sterminarla qualora si rivelasse inutile ai suoi scopi, ossia riportargli Rocket. Vari flashback illumineranno infatti la storia del procione spaziale e sveleranno quanto egli sia unico e prezioso per questa sorta di divinità ossessionata dall'eugenetica.
Che l'Alto Evoluzionario, interpretato in modo molto convincente da Chukwudi Iwuji (già attore per di Gunn nella serie Peacemaker), sia creatore di innumerevoli esperimenti permette al film di sfoggiare una impressionante quantità di creature uniche, uno sforzo immane per i dipartimenti del trucco, che rende il film non solo molto vario ma pure molto concreto.
Per quanto non manchino esseri in larga parte realizzati in CGI, la maggior parte è invece frutto di trucco prostetico e di altro tipo. Così come è del tutto analogico Adam Warlock, dalla pelle dorata e con una sorta di gemma incastonata in fronte, molto meno digitale per esempio di Captain Marvel quando si carica di energia, pur avendo più o meno lo stesso livello di potere.
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