Regia: Alessandro Pondi. Sceneggiatura: Paolo Logli, Alessandro Pondi. Fotografia: Ramiro Civita. Montaggio: Pietro Morana. Scenografia: Alessandra Mura. Costumi: Sabrina Spissu. Interpreti: Enrico Brignano, Gabriella Pession, Paola Minaccioni, Niccolò Senni, Marco Zingaro, Leandro Amato, Grazia Schiavo, Fortunato Cerlino, Giuseppe Lo Piccolo, Emanuela Ionica, Monica Vallerini, Vincenzo Leto. Produttori: Davide Tovi, Giuseppe Manzi. Distribuzione: 01 Distribution. Origine: ITALIA.,2023.
Una commedia pericolosa comincia come una parodia dei Bond movie, con la sigla iniziale che fa il verso a quella di Goldeneye.
Maurilio Fattardi, ossessionato dai film con James Bond, sogna da sempre di lavorare per i Servizi segreti, e ritiene di avere tutti i requisiti per essere un buon agente: è analitico, metodico, pignolo, intuitivo e soprattutto...."fa una vita di merda". Nei suoi sogni ha già anche un nome in codice, Agente Mao, ma il capo della polizia locale, il Commissario Laneve, lo considera semplicemente un mitomane, anche perché Maurilio gli chiede continuamente di intervenire lanciando allarmi di emergenze inesistenti. Quando però nel palazzo di Maurilio si trasferisce Rita, una bella hostess che sembra rimanere vittima di un'aggressione, l'Agente Mao non può che entrare in azione, e rimanere invischiato in una serie di delitti che sottendono altrettanti grandi equivoci. Riuscirà il nostro (anti)eroe a risolvere tutti gli enigmi che si affastelleranno nel corso della vicenda, e magari anche a fare breccia nel cuore di Rita? E procede come un giallo-rosa a metà fra le commedie d'azione francesi di Philippe de Broca e una puntata di Only Murders in the Building, con tanto di strizzatina d'occhio a La finestra sul cortile, dato che l'Agente Mao non fa che spiare i vicini dalla sua finestra, in cerca di indizi da scoprire.
La regia è pulita e corretta, ma quel che conta è soprattutto la piacevole sceneggiatura a incastri multipli scritta dal regista Alessandro Pondi, che finalmente trova la sua cifra precisa e senza inutili sbavature, insieme a Paolo Logli (il soggetto è firmato anche da Riccardo Irrera), e nonostante i toni surreali di commedia non dimentica di articolare bene le vicende narrate e di far funzionare come un meccanismo ben oliato tutte le sliding doors della vicenda.
Funzionano anche gli attori, soprattutto Fortunato Cerlino, che crea divertenti siparietti con Enrico Brignano, e Gabriella Pession, perfetta comedienne, un po' eroina hitchockiana, un po' cuore di panna alla Marilyn Monroe. Chiudono il cerchio Paola Minaccioni, finalmente legittimata nel ruolo della vamp, Marco Zingaro, Leandro Amato ed Emanuela Ionica. Le battute sono leggere ma precise, le vicende divertenti, i personaggi giusti per il genere.
Niente di eclatante, ma una gustosa commedia gialla opportunamente scacciapensieri. Nota di merito per le belle musiche originali di Cris Ciampoli, molto adatte soprattutto alle scene d'azione.
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