E’ un soggetto antichissimo che da più di due secoli è entrato a far parte del repertorio delle compagnie burattinesche, ciascuna delle quali ne ha dato una versione personalizzata.
La storia racconta di Fagiolino che, scialacquata una fortuna ereditata da una lontana parente, si ritrova oberato dai debiti e incalzato dai debitori. Anche il Cavalier Cipolla, che gli ha vinto ventimila scudi giocando a rubamazzo, va a batter cassa da Fagiolino che, messo alle strette, lo ripaga con un bell’assegno della “Banca di Legnano” ( e sapete bene cosa si intende!) . Arrivano i gendarmi e Fagiolino è costretto a scappare con il suo amico Sandrone. Arrivano a un castello colpito da una terribile maledizione: il principe è stato trasformato da una brutta strega in uno scheletro e solo due intrepidi in grado di sopportare la sua vista e che avranno il coraggio di fargli la barba potranno salvarlo. Ai due amici non resta che tentare e allo scoccar di mezzanotte….Per fortuna i nostri campioni trovano qualche damigiana di buon vinello e si sa, per farsi coraggio un buon bicchiere può servire…E due bicchieri? Servono senz’altro di più…E tutta la damigiana?
Tecnica utilizzata: burattini della tradizione emiliana