Regia: Lasse Hallstrom. Sceneggiatura: Steven Knight. Fotografia: Linus Sandgren. Montaggio: Andrew Mondshein. Costumi: Pierre-Yves Gayraud.
Interpreti: Helen Mirren, Om Puri, Manish Dayal, Charlotte Lebon, Amit Shah, Farzana Dua Elahe. Distribuzione: Universal. Origine: USA, 2014.
Hassan Kadam (Manish Dayal) proviene da una famiglia di ristoratori. È cresciuto in cucina e tutto quello che sa lo deve alla madre. Anche a riconoscere i ricci buoni e a gustarli fino all’ultimo boccone. A Mumbai la situazione politica è tesa in seguito ai risultati delle elezioni. E una sera qualcuno appicca un incendio nel ristorante. La madre rimane intrappolata tra le fiamme e muore.
Per Hassan e la sua famiglia ha inizio una nuova vita. Decidono di trasferirsi in Europa, più precisamente a Londra, ma dopo un anno lasciano la capitale inglese in cerca di fortuna altrove. La nuova destinazione è Saint-Antonin-Noble-Val, un paesino francese situato a Sud, nella regione dell’Occitania.
Qui Papà Kadam (Om Puri) apre Maison Mumbai, ma non si rivela una scelta felice. Colpa, forse, della zona: il loro ristorante si trova di fronte al rinomato Le Saule Pleureur, di proprietà di Madame Mallory (Helen Mirren), premiato dalla Guida Michelin. Ci lavora Marguerite (Charlotte Le Bon), ragazza del luogo che si è mostrata molto gentile con i Kadam appena arrivati in paese. Hassan se ne innamora immediatamente. Madame Mallory vuole avere il controllo sul territorio e dichiara guerra a Maison Mumbai. Non accetta che il suo locale – austero, elegante, sobrio, specchio delle regole della cucina francese – debba competere con quella che lei ritiene essere una locanda troppo folcloristica e di bassa qualità. Al mercato nessuno vuole vendere le provviste ai Kadam. In paese gira voce che siano persone poco affidabili, ma nonostante gli sgambetti la ruota comincia a girare per il verso giusto. Presto, però, il ristorante si trova di nuovo al centro di ritorsioni. Mallory lo definisce «la tomba del buongusto» e fa di tutto per metterlo fuori gioco. Cominciano boicottaggi, denunce e dispetti da entrambe le parti, fino a quando un incendio colpisce Maison Mumbai. È troppo anche per Mallory, che licenzia Jean-Pierre (Clément Sibony), lo chef responsabile di aver appiccato l’incendio.
Poco dopo, assaggia un’omelette cucinata da Hassan, capisce che ha talento e gli offre un posto al Saule Pleureur. Nella cucina del ristorante, ha la possibilità di mettere in luce le sue capacità e a trarre i benefici è il ristorante stesso, che ottiene la sua seconda stella Michelin.
Hassan non è soltanto bravo tra i fornelli, ma ha anche il giusto intuito per innovare senza stravolgere la tradizione. E lo fa inserendo alcune spezie che ha portato dall’India. Il suo successo è inarrestabile e accetta un lavoro a Parigi, sebbene ciò significhi lasciare Marguerite, con cui nel frattempo si è fidanzato.
Nella capitale è un tripudio. Tutti lo osannano, dai clienti alla critica gastronomica. Eppure, dopo un anno di trionfi, inizia ad avvertire un senso di nostalgia sempre più forte. Contro ogni aspettativa, Saint-Antonin-Noble-Val gli manca e decide di tornare. Durante la sua assenza, il Maison Mumbai e il Saule Pleureur hanno smesso di farsi la guerra e sono diventati amici. La grande novità è che Papà Kadam e Madame Mallory si sono fidanzati.
Non è tutto, perché ritrova Marguerite, con cui può dare inizio a un sogno ancora più grande. Mallory affida loro il Saule Pleureur con un obiettivo ambizioso: ottenere la terza stella Michelin.
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