Regia: Marco e Antonio Manetti. Sceneggiatura: Luna Gualano, Marco e Antonio Manetti. Fotografia: Angelo Sorrentino. Montaggio: Federico Maria Maneschi. Musiche: Aldo De Scalzi. Scenografia: Noemi Marchica. Interpreti: Rocco Papaleo, Blaise Afonso, Giulia Maenza, Lisa Do Couto Teixeira, Max Mazzotta, Massimo De Lorenzo, Gianfelice Imparato, Massimiliano Bruno, Claudia Gerini. Produttore: Pier Giorgio Bellocchio. Distribuzione: 01 Distribution . Origine: Italia, 2025.
Milano. Etienne Morville è un calciatore francese tra i più forti al mondo ma ha un pessimo carattere. In campo si nota più per le risse che le giocate con i suoi numeri 'alla Houdini', fuori dal campo invece si mette spesso nei guai. Dopo essere diventato bersaglio social dopo aver offeso una tiktoker e accusato di 'body shaming', viene messo fuori squadra. La sua popolarità è ai minimi termini e il suo agente non sa più che fare. Da Palmi, un comune in provincia di Reggio Calabria, arriva intanto una folle proposta. Don Vincenzo, un geniale agricoltore in pensione, organizza una raccolta fondi per ingaggiarlo e risollevare così le sorti della squadra locale, l'U.S. Palmese, cercando di coinvolgere i 18.000 abitanti. Morville così arriva sul posto per rilanciare la sua immagine e fa i conti con una realtà completamente diversa rispetto a quella a cui è abituato. All'inizio è come smarrito e gioca male. Poi inizia gradualmente ad ambientarsi e la sua presenza diventa determinante per il rilancio della squadra. Conserva ancora le tracce del fumetto il nuovo film dei Manetti Bros. Sono presenti nelle scene delle partite di calcio tra ralenti, fermi-immagini e sagome animate del portiere in sovrimpressione. Possono apparire come i momenti più costruiti del film, in cui alle azioni si sovrappongono spesso i pensieri divertentissimi dei difensori che devono affrontare Morville (come quello che riuscirà a sposare la ragazza che ama se riesce a fermarlo) o le loro storie (il calciatore che non fa passare nessuno, neanche l'anziana signora al seggio elettorale).
Dai locali alla moda di Milano si passa ai tempi dilatati di Palmi dove, quasi effetto Harold Ramis alla Ricomincio da capo, tutte le giornate cominciano quasi sempre allo stesso modo: lo spazzino che carica la camionetta, il fruttivendolo che apre il negozio, il carabiniere che porta il caffè ai colleghi. Proprio dalla finestra della stanza dell'albergo di Morville coincide lo sguardo tra il calciatore e il cinema dei Manetti, capace ancora di sovvertire i generi come il film sportivo, di giocarci e combinarli con lo spirito di una commedia italiana anni '50 dove il luogo e i suoi abitanti diventano loro stessi l'anima del racconto. Dall'ottimo Rocco Papaleo nei panni di Don Vincenzo, al dotto professor Macrì incarnato da Gianfelice Imparato, fino al macellaio Rocco Zampogna e il mister Mimì Bagalà interpretati rispettivamente da Massimiliano Bruno e Max Mazzotta, ad ogni personaggio viene lasciato il giusto spazio all'interno della storia.
Tra questi va aggiunta anche la rivelazione Giulia Maenza nel ruolo di Concetta, la figlia di Don Vincenzo. Ed è proprio Morville che apre gli occhi a Don Vincenzo contribuendo a rendere più autentico e sincero il suo rapporto con la ragazza. Anche se U.S. Palmese è meno convincente di altri film dei Manetti Bros., mantiene quell'illusione fantasy come in gran parte dei film dei due registi, a cominciare da Ammore e malavita.
Tra le varie caratterizzazioni imprevedibili del film, c'è quella di Claudia Gerini che è la poetessa Adele Ferraro, tra le più riuscite. Non è un film di testa, ma soprattutto di cuore. Per questo contagia con la sua allegria e positività.
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