Regia: Simona Izzo e Ricky Tognazzi. Sceneggiatura: Felice Cavallaro, Simona Izzo. Fotografia: Marco Pieroni. Montaggio: Tiziana Bartolini. Interpreti: Ester Pantano, Primo Reggiani, Anna Ferruzzo, Giovanni Arezzo, Simona Taormina, Leon Muraca, Alessandra Carrillo, Isabella Delle Monache. Produttori: John Cesaroni, Francesco Di Silvio. Distribuzione: Adler Entertainment. Origine: Italia, 2025.
Palermo, 1979. La sostituta procuratore presso il tribunale per i minorenni Francesca Morvillo vede arrestato un suo ex alunno che ha ucciso il padre: il suo sguardo su di lui, pur riconoscendone le responsabilità penali, è quello che ha verso tutti i figli dei detenuti che ha educato, volto al reintegro nella società più che alla condanna. È sposata con un giurista, ma di lì a poco incontrerà l'uomo del destino, il giudice istruttore Giovanni Falcone, appena lasciato dalla moglie. L'attrazione è immediata, non solo personale ma anche professionale, perché i due condividono uno stesso modo di intendere la giustizia e hanno un analogo approccio rispettoso nei confronti della dignità delle persone. Purtroppo la loro dedizione al lavoro e la loro rettitudine li condannerà, insieme, alla strage di Capaci. Ricky Tognazzi e Simona Izzo dirigono la storia di Morvilllo e Falcone partendo da un'ottica privata - non a caso il loro film da registi e sceneggiatori si intitola con i loro nomi propri, Francesca e Giovanni - ma non ne dimenticano mai la dimensione pubblica e politica, sia perché è stata determinante per la loro formazione individuale, sia perché il pubblico ne deve (ri)conoscere il portato storico imprescindibile nella storia del nostro Paese. L'intento è educativo, in linea con quello di Francesca Morvillo, e le varie figure intorno alla coppia centrale, da Rocco Cinnici a Paolo Borsellino, sono ritratte a metà fra il testo di storia e la pennellata artistica, un po' nel solco della serie dedicata al commissario Montalbano.
Anche qui la fonte è letteraria - "Francesca. Storia di un amore in tempo di guerra" del giornalista e saggista Felice Cavallaro (tra l'altro amico di Andrea Camilleri) - ma i registi riescono a trasformare la saggistica in racconto di fiction con competenza professionale, se non con grandi slanci autoriali. La marcia in più del film è l'interpretazione di Ester Pantano, una delle attrici più interessanti del panorama italiano contemporaneo (già vista nelle serie Màkari, I leoni di Sicilia e, guarda caso, Il commissario Montalbano) nei panni di Francesca Morvillo.
Anche Primo Reggiani nel ruolo di Giovanni Falcone è rigoroso e mai macchiettistico, ma la parte del leone appartiene a lei, che è pronta per il grande cinema: e in questo si intuisce il contributo di Simona Izzo, che illumina un personaggio femminile spesso tenuto in ombra da quello maschile che l'ha accompagnata nella vita e nella Storia d'Italia.
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