Non pugili ma uomini e donne messi alle corde dalla vita. Se credete che questo sia semplicemente un film sulla boxe, sbagliate.
Sì c'è un ring, in una scalcinata palestra di un quartiere malfamato di Los Angeles, c'è un uomo che è stato campione per un round prima che un destro fatale gli togliesse la vista (Morgan Freeman), c'è una ragazza che vuole indossare i guantoni (Hilary Swank) per fuggire al suo destino da cameriera, e c'è un ex allenatore, un cut-man, l'uomo d'angolo, quello che cura le ferite del pugile durante l'incontro, per consentirgli di continuare a combattere.
Frank Dunn (Clint Eastwood) ha scelto di stare all'angolo e in questo il destino lo ha favorito. Tutti i giorni da 23 anni va a Messa in cerca di risposte e di un perdono che non riesce a darsi. Ogni settimana scrive una lettera a sua figlia che immancabilmente torna indietro con la scritta "Rispedire al mittente". La sua casa è Hit Pit (buca da botte), una palestra di pugilato della vecchia scuola di cui è proprietario. Il suo unico amico è Scrap Iron (ferro vecchio) Dupris (Morgan Freeman). Loro sono come una vecchia coppia sposata: litigano in continuazione ma non potrebbero fare a meno l'uno dell'altro. La loro amicizia è radicata nel ricordo di un evento doloroso, quando Scrap perse la vista da un occhio durante un incontro. Quella sera Frank era il suo cut-man e anche se non aveva tecnicamente l'autorità per interrompere il match si è sempre sentito responsabile dell'accaduto. Ciò non gli ha impedito di continuare ad allenare altri pugili ma mentalmente Frank si è già ritirato: troppe delusioni, troppi errori, troppa paura, troppe responsabilità. Perciò quando nella sua palestra si presenta la trentunenne Maggie Fitzgerald in cerca di allenatore, lui a brutto muso le risponde di no. A fargli cambiare idea sarà la disperata determinazione della ragazza…
Tratto da una raccolta di racconti di F.X. Toole ("Lo sfidante", ed. Garzanti), ruvido, asciutto, sporco e tagliante come un hardboiled, il film n. 25 di Clint Eastwood, a detta di molti, è il suo migliore. Profumo di Oscar?
Quel che è certo - dopo il Golden Globe per la miglior regia e ad Hilary Swank per la migliore interpretazione - è che il vecchio Clint è il migliore 'incassatore' nel ring di Hollywood.
Soggetto: F.X. Toole. Sceneggiatura: Paul Haggis. Scenografia: Henry Bumstead. Fotografia: Tom Stern. Costumi: Deborah Hopper. Montaggio: Joel Cox. Interpreti: Clint Eastwood, Hilary Swank, Morgan Freeman, Jay Baruchel, Mike Colter, Lucia Rijker. Produttori: Clint Eastwood, Albert S. Ruddy. Distribuzione: O1 Distribution. Origine: U.S.A., 2004.