Ma guarda: proprio adesso che dobbiamo convivere con la Legge Anti-Fumo appena entrata in vigore, nelle nostre città campeggiano ovunque i cartelloni pubblicitari di "Nicotina-La vita senza filtro". Coincidenze. Come quelle di cui parla il film, appunto: coincidenze imprevedibili e sanguinose che si scatenano da quando Lolo, hacker innamorato della sua vicina e coinvolto in un giro di affari non proprio ortodossi, compie un errore che scatena il caos nella notte di Città del Messico. Una notte in cui lo spettatore segue e insegue tre storie parallele che si intrecciano, si sovrappongono a suon di sparatorie e si risolvono nell'"esplosivo" (in senso letterale) finale, e che la sceneggiatura di Martin Salinas lascia correre lungo il filo conduttore della nicotina come piacere, vizio, sfogo e pretesto di dissertazioni filosofiche: il Fumo può uccidere? E il Destino?
Il buon Hugo Rodriguez, fra dettagli e primi piani, "audaci" angolazioni della macchina e zoomate veloci, cerca di darci una risposta confezionando, come dice l'illuminante pressbook, un "giallo, sporco di noir e macchiato di pulp".
Una specie di Tarantino in salsa latina insomma, che eredita dal primo Almodovar sia i colori sgargianti che la carica di humour nero e paradossale in cui si trovano coinvolti i personaggi, primi fra tutti l'esilarante coppia di Parrucchieri alla ricerca di diamanti nella pancia di un mafioso russo.
La pellicola messicana, campione d'incassi nel suo paese ha vinto per di più sette Ariel, l'equivalente locale dell'Oscar, si lascia piacevolmente vedere.
Max Morini
Soggetto: Martin Salinas. Sceneggiatura: Martin Salinas. Fotografia: Marcelo Iaccarino. Musiche: Fernando Corona. Montaggio: Alberto De Toro. Scenografia: Sandra Cabriada. Costumi: Alejandra Dorantes. Interpreti: Diego Luna, Daniel Gimenez Cacho, Lucas Crespi, Carmen Madrid, Marta Belaustegui, Rosa Maria Bianchi, Rafael In clan, Norman Sotolongo, Eugenio Montessoro. Produttori: Laura Imperiale, Martha Sosa Elizodo. Distribuzione: IIF. Origine: Messico, 2003.