Alessandro D’Alatri torna al cinema con La febbre, un film dedicato all’Italia e alla voglia di rischiare. Una pellicola che il regista di “Casomai” racconta, in un’intervista rilasciata alla rivista Cinematografo, di aver maturato dopo una dichiarazione del Presidente Carlo Azeglio Ciampi (“un uomo che come i poeti spesso non viene ascoltato”). Durante la consegna dei David di Donatello Ciampi ricordò infatti l’importanza di avere coraggio e di coltivare la fantasia senza la quale non esiste l’arte, né la magia del cinema in grado di raccontare così bene il mondo che circonda.
Protagonista del film è Mario (Fabio Volo) un geometra trentenne con ambizioni imprenditoriali, che sacrifica le proprie aspirazioni, in cambio di un posto di lavoro sicuro come impiegato nel comune della città in cui vive. La sua piccola avventura professionale si svolge a Cremona, "una città - dice il regista - che mi piace perché ha un nome onomatopeico che richiama l'immagine che ho io dell'Italia, una crema bella, abbondante e dolce".
Un film sull’invecchiamento precoce delle nostre menti che in nome di una sicurezza famigliare, rinuncia ai propri sogni: ”Nel nome del 'tengo famiglia' ci siamo congelati, mandiamo giù tanti rospi, facciamo finta di niente e che tutto vada bene, mentre è un altro l'atteggiamento che dovremmo avere: lavoro e lotto per il bene della società e del paese” lamenta il regista che si propone anche di indire uno sciopero in nome della qualità del lavoro: ”Io vorrei fare uno sciopero, anche solo di un minuto, per restituire dignità al lavoro, ma sembra che questa cosa non stia a cuore né ai sindacati, né al governo, né agli imprenditori”.
Dopo il successo di "Casomai", D’Alatri punta ancora su Fabio Volo che definisce un attore straordinario che in questo film supera se stesso. Sul successo della sua opera, D’Alatri appare fiducioso anche se l’ultima parola spetta al pubblico: ”Senza la sua partecipazione un film resta un'opera incompleta", conclude il regista.
Alessandro D’Alatri. Sceneggiatura: Gennaro Nunziante, Alessandro D’Alatri, Domenico Starnone. Fotografia: Italo Petriccione. Scenografia: Luigi Marchione. Costumi: Gemma Mascagni. Montaggio: Osvaldo Barbero. Musiche: Fabio Barovero, Roy Paci, Negramaro, Simone Fabbroni. Interpreti: Fabio Volo, Valeria Solarino, Vittorio Franceschi, Gisella Burinato, Silvano Agosti. Produttori: Marco Poccioni e Marco Valsania. Distribuzione: O1 Distribution. Origine: Italia, 2004.