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scheda Film
"LA BELLA E LA BESTIA"

"LA BELLA E LA BESTIA"

Regia e scene: S. Morini ; Musiche: A. Moro; Realizzazzioni video: S. Cangiolesi; Costumi: C. Ardizzoni e C. Maletta; Scenotecnica: F.Grasselli.
Personaggi ed Interpreti. Bella: C. Incerti; Bestia: L. Margini; Il Padre: L. Bellei; Maude:R. Mareggiani; Blanche: C. Guidetti.

Genere: Film
Durata:
CTN - Compagnia Teatro Nuovo e Multisala Novecento, con la rappresentazione di questo spettacolo, si impegnano gratuitamente per la realizzazione del progetto. "LA BELLA E LA BESTIA" Liberamente tratto da un testo teatrale di Michel Vittoz ispirato all'omonima fiaba di Madame Le Prince de Beaumont Lo spettacolo è stato premiato al «Festival del Teatro d’Autore» di Spinea (VE) come «migliore regia», «migliore scenografia» e «migliore attore protagonista». Le origini di questa storia si possono ricercare in racconti popolari antichissimi ma quanto questa fiaba sia attuale ed appartenga anche all’immaginario degli adulti, è dimostrato dalle numerose affinità tematiche condivise con molte opere letterarie e cinematografiche. La più popolare fra tutte è quella scritta nel ‘600 da Madame Le Prince de Beaumont (nel 1875, Collodi ne tradusse in italiano una versione di Charles Perreault) e in tempi moderni è stata la versione più utilizzata in varie riletture cinematografiche: da quelle horror e fantastiche («King Kong» e «Edward mani di forbici») a quella poetica e magica di Jean Cocteau e quella più favolistica di Disney. Lo spettacolo non è la trasposizione teatrale del film di Disney, ma è liberamente tratto da un testo teatrale ispirato sia alla favola di Madame la Prince che al film di Cocteau. Quello che più ci ha interessato di questa versione è l’attualità delle dinamiche relazionali: tra personaggio e personaggio, tra sensibilità e sensibilità, tra le più evidenti e le più celate «diversità». In un mondo come quello attuale in cui il confronto con il «diverso» (di etnia, religione o cultura), è esercizio quotidiano, ci sembrava importante realizzare una «rappresentazione emozio-nale» e in qualche modo «esemplare» delle dinamiche che regolano questo confronto. La diversità spaventa quando si antepone un «pre-giudizio», quando non si concede a se stessi e neppure agli altri l’«esercizio» dell’ascolto e della «comprensione» e quando non si riesce (o non si vuole), immaginare una «modalità di vita» differente dalla nostra . Sopra di tutto emergono i due protagonisti/antagonisti: la Bestia prigioniero di un corpo abnorme che, proprio perché consapevole di questo aspetto ripugnante, si aggrappa all’unica «ancora di salvezza» che ogni «diversità» possiede: quella sensibilità e quell’umanità che se da un lato aumenta in modo lancinante il bisogno di amore, poesia e rispetto dall’altro permette di sopportare e contrastare ogni umana ipocrisia e, sovrastando ogni pregiudizio, di dare il giusto valore ad ogni elemento naturale, animale e umano dell’universo. E poi Bella, pura, istintiva, entusiasta di ogni cosa che la vita offre, che non si sofferma all’apparenza delle cose ma che ne ricerca l’essenza; e la vera essenza, la purezza originale la si coglie osservandola e «ascoltandola» con l’istinto primordiale (quella dei bambini), della curiosità e della «disponibilità alla conoscenza». Ma la magia vera di questa storia non è tanto negli incantesimi o nei sortilegi della fiaba, ma nella dimostrazione tangibile che superato l’ostacolo del pregiudizio, della paura per la diversità, dell’egoismo (individuale e sociale), è possibile comprendere, apprezzare e anche amare chi è tanto diverso e lontano dal nostro piccolo e «misero» universo quotidiano.
PERSONAGGI ED INTERPRETI Bella: Chiara Incerti Bestia: Lauro Margini Il padre: Luca Bellei Maude: Rina Mareggini Blanche: Carlotta Guidetti ------------ A TEATRO PER SOLIDARIETÀ’ ACQUA POTABILE PER LE POPOLAZIONI COLPITE DALLO TSUNAMI. Una delle grandi emergenze, ancora irrisolte dopo lo tsunami, è quella della fornitura di acqua potabile ai villaggi devastati. CTN - Compagnia Teatro Nuovo, in collaborazione con Multisala Novecento, si fa sostenitrice di un’iniziativa di solidarietà ideata e garantita direttamente da Antonio Guidetti e altri volontari.------------IL PROGETTO Realizzare un pozzo in ognuno dei nove villaggi, organizzati dai religiosi dell’ordine degli «Stiammatini» di Verona, in cui vengono ospitati circa 13.000 superstiti dello tsunami. Oltre all’escavazione dei pozzi, data la vicinanza al mare, cinque dei nove pozzi dovranno essere dotati di impianto di depurazione. L’impegno economico richiesto per la realizzazione del progetto è di circa 35.000,00 Euro compreso il sistema di distribuzione dell’acqua (tubazioni e rubinetteria).

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