Dopo il successo di “Tre metri sopra il cielo” (che ha entusiasmato il pubblico giovanile) torna Luca Lucini con “L’uomo perfetto”, film completamente diverso dal primo (e questo gli fa onore): commedia di equivoci imperniata su un matrimonio da far saltare con un susseguirsi di equivoci, incontri e sorprese…
Tentativo di risuscitare la vecchia commedia all’italiana? Questa (espressione del boom economico, di un'Italia in piena corsa che voleva ad ogni costo il suo posto al sole tra i paesi più ricchi), si sa, esplose tra la fine degli anni 50 e la metà degli anni 60: grossomodo da “I soliti ignoti” del 58 a “Io la conoscevo bene” di Pietrangeli del 65 (quest’ultimo col suo pessimismo feroce ne segnò il tramonto). Nel film di Lucini ne ritroviamo le caratteristiche (il comico è il protagonista principale, quasi sempre abile nell'arte di arrangiarsi, superficiale quel tanto che basta per prendere la vita con ironia, ma anche deciso al momento del bisogno e con cui lo spettatore tende a identificarsi; le sceneggiature sono spesso basate su un susseguirsi di sketch vari; presenza di satira e critica del costume ma non spinte a fondo anche per non perdere di vista l’obiettivo obbligato del successo…)?
Beh, direi di no. E’ evidente che qui l’ispirazione è la commedia americana (da Howard Hawks a Blake Edwards): dialoghi molto curati, scambio di battute veloce, attenzione particolare alla recitazione degli attori e il tutto imperniato sul tema della felicità conquistata con il superamento di vari ostacoli.
A mio parere Luca Lucini ha superato la prova (non facile nell’odierno panorama della cinematografia italiana che oscilla perennemente tra cretinerie natalizie sfonda-botteghini e tentativi più o meno intellettualoidi): ha creato una commedia delicata, allegra, garbata, piacevolmente romantica, e senza ricorrere a turpiloqui vari, sesso gratuito, macchiette da avanspettacolo (perennemente presenti nel nostro cinema comico). Il film promette un’ora e mezza di svago intelligente e mantiene la promessa.
Ottimo l’intero cast (anche se le due protagoniste femminili, che fanno la parte del leone, per i ruoli che interpretano ci si aspetterebbe più mature).
Sceneggiatura: Lucia Moisio, Marco Ponti. Scenografie: Marco Belluzzi. Costumi: Sabina Amelia Maglia. Fotografia: Manfredo Archinto. Musiche: David Rhodes. Montaggio: Fabrizio Rossetti. Interpreti: Francesca Inaudi, Riccardo Scamarcio, Gabriella Pession, Giampaolo Morelli, Paolo Pierobon, Maria Chiara Augenti, Giampiero Judica, Giuseppe Battiston. Produttori: Riccardo Tozzi, Giovanni Stabilini, Marco Chimenez. Distribuzione: Warner Bros. Origine: Italia/Gran Bretagna, 2005.