Assistiamo al crudele gioco psicologico in cui un gruppo di giovani agenti dell'FBI durante l'ultimo test per essere ammessi nell'organizzazione, si ritrovano inconsapevolmente. Sono su un'isola utilizzata dalla Marina per le esercitazioni per scovare un ipotetico serial killer. Ma il killer da rintracciare è molto meno ipotetico di quanto sembri. Inizia a far fuori ad uno a uno tutti i componenti dello sparuto gruppo i cui superstiti iniziano, ovviamente, a sospettare l'uno dell'altro.
Dai sospetti alla certezza che ognuno di loro ha qualcosa da nascondere, un passato che riemerge prepotente e che potrebbe in qualche maniera giustificare quei delitti tanto efferati quanto ingegnosi.
La dinamica delle trappole tese dall'assassino e le connessioni logiche tra gli eventi delittuose sono tra le cose migliori del film. Gli alambicchi del mostro - ed un certo gusto per il macabro - coinvolgono lo spettatore fino al finale. Buone invece le trovate sceniche che ben si inseriscono nella scenografia allucinatoria di Charles J.H. Wood che aveva già lavorato con calibri del tipo di Sam Raimi e, Wes Craven e Peter Weir.
Daniele Sesti
Costumi: Luise Ferogley. Musiche: Tuomas Kantelinen. Montaggio: Paul Martin Smith, Neil Farrell. Scenografia: Charles Wood. Fotografia: Robert Gantz. Sceneggiatura: Wayne Kramer e Kevin Broobin. Interpreti: Val Kilmer, Ll Cool, Jonny Lee Miller, Kathryn Morris, Patricia Velasquez, Clifton Collins Jr., Eion Bailey, Will Kemp, Christian Slater. Produttori: Cary Brokaw, Jeffrey Silver, Bobby Newmyer, Rebecca Spikings. Distribuzione: Eagle Pictures. Origine: U.S.A.- Olanda - U.K. – Finlandia, 2005.