Il problema dell'adozione visto attraverso gli occhi di due giovani sposi. Bernard Tavernier ci descrive, con una riflessiva ma ambigua regia, le vicissitudini di Pierre e Géraldine, una coppia francese che sogna di adottare un bambino cambogiano. La piccola Lola è un film posto in un confine ideale tra commedia, dramma, e il genere documentario. Tema non facile quello dell'adozione, e raro al cinema, trattato con il giusto equilibrio emotivo.
Ambientato prevalentemente in Cambogia, al confine con il Vietnam, il film mostra senza eccessi gli sbalzi emotivi dei due protagonisti in lizza per una adozione. Vengono mostrati tutti i passaggi e tutti gli ostacoli a cui una coppia di giovani sposi va incontro per arrivare ad adottare un bambino. Dalla convivenza in alberghi con coppie o persone con lo stesso desiderio, fino ai traffici (il)leciti di bambini che infine vengono affidati spesso senza documenti validi e solo per disperazione economica.
Con un ritmo comunque incalzante e ben accompagnato da una recitazione autentica e molto credibile, La piccola Lola è un film che scorre sino al suo sofferto lieto fine, sfiorando anche momenti particolarmente toccanti.
La piccola Lola è quindi un "coraggioso" diversivo al consueto cinema narrativo.
Diego Altobelli
Sceneggiatura: Tiffany Tavernier, Dominique Sampietro, Bertrand Tavernier. Fotografia: Alain Choquart. Montaggio: Sophie Brunet. Scenografia: Giuseppe Ponturo. Costumi: Ève-Marie Arnault. Musiche: Henri Texier. Interpreti: Jacques Gamblin, Isabelle Carré, Bruno Putzulu, Lara Guirao, Frederic Pierrot, Maria Pitarresi, Jean-Yves Roan, Anne-Marie Philipe, Severine Caneele, Gilles Gaston-Dreyfus, Neary Kol, Rithy Panh. Produttori: Christine Gozlan, Agnes Le Pont. Distribuzione: Lucky Red. Origine: Francia, 2005.