Dopo Clooney, Bloom e Damon, è Russel Crowe il divo hollywoodiano protagonista alla 62esima Mostra del Cinema di Venezia, con il film fuori concorso "Cinderella man". Diretto per la seconda volta da Ron Howard, Crowe (più magro e con i capelli neri) veste i panni di Jim Braddock, pugile degli anni 20-30 considerato un simbolo della riscossa del proletariato.
Presentato a Venezia l'attesissimo "Cinderella Man" di Ron Howard, film Usa fuori concorso che racconta la storia vera del pugile proletario Jim Braddock, soprannominato Cinderella Man per la sua capacità di risorgere dalle ceneri come una fenice. "Cinderella Man" è diviso in due parti. Nella prima c'e' il racconto della miseria più nera della famiglia di Jim Braddock. Sposato (la moglie è Renee Zellweger) e con tre bambini, Jim e' un pugile ormai finito che sale sul ring a stomaco vuoto e con le ossa della mano destra fratturate. E' la fame. Siamo nell'America della depressione degli anni Trenta quando a Central Park c'era Hooverville, una baraccopoli di sfollati. Ma per Braddock c'e una seconda chance. Grazie al suo manager Joe Gould (Paul Giamatti), lui che ormai patisce lavoro occasionale al porto e che ha figli e moglie alla fame, rimette i guantoni. Un incontro in cui dovrebbe solo prendere botte, ma che vince. E' la sua ascesa.
Dopo altri due incontri vincenti Braddock è sempre più l'idolo del proletario, il padre di famiglia in cui i tanti poveri d'America si riconoscono. L' uomo che dice al suo manager preoccupato: "lascia che le prenda sul ring. Almeno lì so chi me le da". Arriva così il match della sua vita. Quello che lo opporrà in 15 riprese a Max Baer (Craig Bierko) il campione di pesi massimi. Una sorta di killer che ha già ucciso sul ring due uomini. Vincerà? Sì lo farà, ma solo ai punti e dopo un combattimento infernale e lunghissimo anche sullo schermo. Insomma botte da orbi, ma sicuramente meno sanguinolente di quelle viste nell'infinita serie di Rocky .
"Cinderella Man è un film importante perchè ricorda agli americani che l'abbondanza di cui godono non è qualcosa che gli è dovuto". Russell Crowe lancia dalla Mostra del Cinema di Venezia il suo monito all'America di Bush: "Il mondo è un luogo molto vasto e dobbiamo ricordare alle società più ricche che i beni dovrebbero essere divisi in modo più equo". "E' la storia di cosa si riesce a fare di fronte alle avversità”.
Soggetto: Cliff Hollingsworth. Sceneggiatura: Cliff Hollingsworth, Akiva Goldsman. Musiche: Thomas Newman. Costumi: Daniel Orlandi. Montaggio: Mike Hill, Dan Hanley. Scenografie: Wynn Thomas. Fotografia: Salvatore Totino. Interpreti: Russell Crove, Renée Zellweger, Paul Giamatti, Craig Bierko, Bruce McGill, Paddy Considine. Produttori: Brian Grazer, Ron Howard, Penny Marshall. Distribuzione: Buena Vista. Origine: U.S.A., 2005.Presentato fuori concorso Venezia 62.