Sceneggiatura: Dover Kosashvili
Fotografia: Daniel Schneor
Musiche: Joseph Barndashvili
Montaggio: Yael Perlov
Interpreti. Lior Louie Ashkenazi, Moni Moshonov, Ronit Elkabetz, Rozina Cambos, Lili Kosashvili.
Israele-Francia. 2001 - 95'
Dopo il successo anche italiano dell'acclamato grasso sposalizio greco in terra americana, arriva sui nostri schermi un altro matrimonio, stavolta ambientato in Israele, tra ebrei di origine georgiana. Primo lungometraggio dello stravagante Dover Kosashvili 'Matrimonio Tardivo' è un film divertente, erotico, ma anche doloroso, con un retrogusto sarcastico che ricorda il periodo d'oro della "commedia all'italiana".
Siamo a Haifa, una delle città più laiche e moderne del paese: un ragazzo trentunenne, di nome Zaza sta portando a termine un dottorato in filosofia e si gode tranquillamente il suo celibato, se non fosse per la terribile ed inflessibile famiglia che lo vuole vedere sposato al più presto con una ragazza vergine, ligia alle tradizioni ed abbiente. Le piccole comunità di israeliani di origine armena, della Georgia o dell'Iran ancora oggi praticano il rituale degli incontri combinati, come accadeva fino a poco tempo fa in alcune regioni meridionali d'Italia, e Zaza deve accompagnare i genitori nelle case di queste giovani di buona famiglia. Con terribili camicie color giallo paglierino, il bel dottore, all'inizio del film, sembra divertirsi a tener calmi i due genitori con queste visite che non portano a nulla di concreto. In realtà, la sua serenità è dovuta al fatto che è già impegnato sentimentalmente con una trentaquattrenne divorziata di origine marocchina di nome Judith, con figlia a carico.
Lo attende un matrimonio infelice, ma decoroso.
Gran talento visivo e dotato di una corrosività fuori dal comune, il cineasta sembra compiere con il film un atto liberatorio, anche se ha tenuto a sottolineare che non c'è niente di autobiografico in questa sulfurea e dolente commedia attraversata da "sesso e convenzioni".