Interpreti e doppiatori italiani Remy: Nanni Baldini, Skinner: Riccardo Peroni, Linguini: Massimiliano Alto, Emile: Edoardo Stoppacciaro, Anton Ego: Pietro Biondi, Gusteau: Alessandro Rossi, Colette: Domitilla D’Amico.
Senza girarci troppo intorno, Ratatouille è decisamente un bellissimo film d'animazione. Belle atmosfere ma soprattutto passione, tanta passione. Quella dei creatori, che si respira in ogni singola sequenza, e quella del personaggio principale, un bel ratto di nome Remy che sogna di diventare cuoco. "Tutti possono cucinare". Talento e originalità si nascondono spesso nei luoghi più insospettabili. Il mondo umano visto con occhi esterni: mondo crudele e spietato eppure così affascinante, così carico di emozioni, di sogni irrealizzabili e di realtà gratificanti. Il mondo umano che scruta quello esterno, che tenta di abbandonare il pregiudizio. L'uomo che guarda all'interno di se stesso (come il critico Anton Ego), il fantasma, il profeta, il genio (il cuoco Gusteau), la cucina è l'ottava arte a Parigi. Il ratto, costretto per sua natura ad essere considerato spregevole e ripugnante, diventa girasole tra i campi di grano e ci aiuta a capire come i propri sogni vadano seguiti fino in fondo contro tutte le avversità insite nella vita quotidiana. La vita di Remy è una corsa ad ostacoli con i cecchini pronti allo sparo alle calcagna. Non ci si illude che il mondo sia bello, ma che qualcosa di bello possa, comunque, nascerne. Remy getta il cuore oltre l'ostacolo, riceve bastonate ma si rialza e riesce a superare la sua incomunicabilità grazie a Linguini, un ragazzo imbranato e senza talento per la cucina, la cui unica fortuna è quella di incontrare sulla sua strada un ratto che ha molto da insegnargli. Nasce una sorta di simbiosi: Remy tirando i capelli di Linguini riesce a controllare le azioni del ragazzo e può tentare di coronare il suo sogno, al contempo Linguini ha salvo il lavoro e può cercare di crearsi una reputazione da grande cuoco. La bellezza di alcune sequenze lascia di stucco, in particolare quella in cui il topo e Linguini si scambiano un profondo sguardo attraverso un barattolo di vetro. Sul piano visivo, inutile dirlo, è un'esperienza gratificante: Parigi con le sue mille luci notturne e con la Tour Eiffel che si erge ad illuminare occhi di persone e topi sognanti e speranzosi, è stupenda anche nel mondo animato. Il cinema per i più piccoli è ancora in grado di regalare film semplici ma non banali, con tanti buoni sentimenti anzichè traviante violenza, che sanno divertire senza rinunciare all'aspetto riflessivo, che emozionano e fanno trasudare amore e gioia da tutti i pori. Da vedere assolutamente e da far vedere a tutti i piccini del regno (e un po' piccini lo diventiamo anche noi mentre guardiamo un film Pixar).
Storia Originale: Jan Pinkava, Jim Capobianco, Brad Bird. Musiche: Michael Giacchino. Prodottore: Brad Lewis. Distribuzione: Walt Disney Pictures. Origine: U.S.A., 2007